Il progetto ENGAGE – Engage Society for Risk Awareness and Resilience, finanziato nell’ambito del Programma europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020 e coordinato dall’istituto di ricerca norvegese SINTEF, affronta la ricerca e l'innovazione sulla resilienza come capacità intrinseca della società di adeguare il proprio funzionamento durante gli eventi avversi di cambiamento e sostenere attivamente le operazioni prima, durante e dopo i disastri.
I disastri naturali e provocati dall'uomo ci ricordano che la capacità delle società di adattarsi e prosperare dipende dall'azione collettiva. Le attuali conoscenze, strategie e metodi per la governance del rischio sociale sono in larga misura concentrati sugli sforzi delle autorità pubbliche per proteggere i cittadini dai danni e garantire la continuità nelle funzioni sociali vitali.
Questo progetto intende fornire soluzioni per sostenere l'impegno di cittadini, comunità e autorità in un approccio integrato, partendo dalle conoscenze, capacità e dal capitale sociale esistente a tutti i livelli della società.
Le persone comuni sono spesso le prime sulla scena di un disastro o di un'emergenza, ma i loro contributi spesso passano inosservati o non sono adeguatamente integrati nella risposta formale all’emergenza. ENGAGE considera questi contributi come "potenziale non sfruttato" e ha sviluppato un modello per valutare e migliorare la resilienza della società in modo che le istituzioni e gli enti preposti ai soccorsi possano acquisire una maggiore comprensione delle risorse latenti che la società potrebbe rendere disponibili e di come potrebbero essere incorporate nelle future strategie di risposta alle emergenze.
Avviato a luglio 2020, il progetto riunisce 14 partner provenienti da 8 paesi con l'obiettivo di mostrare come gli individui e le pratiche locali possono interagire efficacemente con le procedure ufficiali di prevenzione e gestione dell’emergenze, con i professionisti e la tecnologia.
Attraverso l’analisi di casi studio e della letteratura esistente, ENGAGE si occupa di individuare le soluzioni adottate da cittadini, le comunità locali e le organizzazioni non governative in determinate situazioni di crisi, valutando la possibilità di “esportarle” in contesti differenti, mirando a coinvolgere i singoli e a potenziarne la resilienza, in accordo con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e il quadro di riferimento di Sendai per la riduzione del rischio di disastri delle Nazioni Unite.
ENGAGE promuove lo sviluppo della sua Knowledge and Innovation Community of Practice (KI-COP), con la quale durante l’arco del progetto affinare e testa gli strumenti messi a punto dal progetto. Ad oggi la Ki-COP conta rappresentanti di oltre 50 organizzazioni governative e della società civile, includendo membri di autorità pubbliche e agenzie del governo, come il Ministero dell’Interno e le Municipalità. Coinvolge poi i primi soccorritori, come vigili del fuoco, paramedici o ufficiali di polizia.
I sette casi studio presi in analisi riguardano disastri del passato su cui si hanno numerose e dettagliate informazioni. Oltre allo tsunami di Kamaishi, ENGAGE ha preso in esame il terremoto dell’Aquila del 2009 (oltre trecento le vittime), il disastro nucleare di Fukushima (2011), l’attacco terroristico del 2011 in Norvegia, quello avvenuto in Francia sul treno della compagnia Thalys nell’agosto del 2015, l’inondazione nel deserto del Negev del 2018 in Israele, e gli incendi che nel 2018 devastarono oltre duemila ettari di terra in Svezia.
Il ruolo di Cittadinanzattiva
Da tempo le grandi trasformazioni ambientali e climatiche (ma anche economiche e sociali) hanno reso evidente che nei prossimi decenni molte saranno le sfide che le società europee saranno chiamate a raccogliere per mitigare gli effetti negativi determinati da eventi avversi repentini e dai forti impatti sociali. La stessa pandemia da Covid-19 ha evidenziato la necessità di rafforzare la capacità delle società di essere resilienti quando questo tipo di eventi si verificano. Cittadinanzattiva, animata dallo spirito che da sempre la porta ad essere in prima linea nella tutela dei diritti dei cittadini e nello stimolo a che la loro partecipazione sia ampia e effettiva nei molteplici modi in cui la vita democratica si concretizza ogni giorno, ha aderito al progetto ENGAGE conscia di quanto il nostro Paese, caratterizzato da spiccate fragilità particolarmente evidenti ai più per quanto riguarda il piano sismico e l’assetto idrogeologico, possa al contempo beneficiare dell’esperienza e dei risultati del progetto ma ancora prima portare un grande contributo per lo studio per le migliori soluzioni da offrire alle società europee per rendere le loro comunità più pronte a fronteggiare gli eventi avversi di cambiamento e perciò più sicure.
In particolar modo questo è avvenuto rendendo disponibile l’esperienza delle comunità e degli addetti alle operazioni di emergenza del terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009 e il Centro Italia nel 2016, attraverso la realizzazione di interviste e focus group con cittadini e autorità, nonché stimolando il ruolo attivo di cittadini, organizzazioni e autorità pubbliche chiamate a partecipare alla Comunità di conoscenza e di pratica promossa dal progetto per validare e condividere le soluzioni individuate. In tutte l’attività di ricerca portata avanti dal consorzio Cittadinanzattiva ha agevolato il raccordo con i cittadini e le organizzazioni di società civile, portando il loro punto di vista e facilitando il contatto con i vari stakeholder, con l’obiettivo di rendere gli strumenti e le soluzioni prodotte rappresentative dei bisogni e delle possibilità di fruizione dei cittadini stessi.
L’attività di Cittadinanzattiva si realizza sia in Italia che in Europa, dove grazie alla sua rete europea Active Citizenship Network, si dedica a disseminare i risulti del progetto e a coinvolgere nella Comunità di Pratica organizzazioni e reti di altri paesi europei non rappresentati nel consorzio.
In Italia, Cittadinanzattiva è impegnata insieme ad ASLRM1 nella realizzazione in un’azione di sensibilizzazione e informazione di prossimità volta alla mitigazione dei rischi collegati alle ondate di calore, in particolare per la tutela dei soggetti più vulnerabili. È uno dei 4 esercizi di validazione attraverso cui il progetto testa l’efficacia e la fruibilità delle soluzioni e best practice selezionate a livello internazionale e classificate nella Knowledge Platform, strumento operativo che mira a presentare alla società civile, alle istituzioni e agli enti impegnati nella gestione delle emergenze esperienze di successo da cui mutuare insegnamenti, strumenti e approcci.
Con questo progetto Cittadinanzattiva conferma il suo impegno a rendere gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili e il suo interesse per le attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030.
Cittadinanzattiva svolge queste attività attraverso la sua area Ambiente & Territorio e la rete europea Active Citizenship Network.
Sito di progetto: https://www.project-engage.eu/
Membri del Consorzio:
- SINTEF (STF), Norvegia
- Deep Blue srl (DBL), Italia
- TECNUN University of Navarra (TECNUN), Spagna
- Tel Aviv University (TAU), Israele
- Trondheim Røde Kors local volunteers (TRK), Norvegia
- European Emergency Number Association (EENA), Belgio
- Ministry of Internal Affairs Department for Emergency Situations (DSU), Romania
- Everbridge Norway AS (EVBG), Norvegia
- École normale supérieure Paris (ENS), Francia
- Ertzaintza Departamento de Seguridad – Gobierno Vasco (ERTZ), Spagna
- Cittadinanzattiva Aps (CA), Italia
- Local Health Authority ASL ROMA 1(ASL), Italia
- Katastrofmedicinskt Centrum (KMC), Svezia
- Norwegian University of Science and Technology (NTNU), Norvegia
Il consorzio è coordinato da SINTEF (STF), Norvegia
Per ulteriori informazioni, contattare la responsabile del progetto Maya Battisti:
Durata del progetto:
Il progetto è stato avviato a luglio 2020 e termina a dicembre 2023.
Programma di finanziamento / Bando:
Il progetto ENGAGE ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione europea nell'ambito della convenzione di sovvenzione n. 882850