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L’emanazione della recente Determinazione n.1535/2017 da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sulla classificazione dei farmaci innovativi e oncologici innovativi ha riaperto il dibattito sul tema dell’ innovazione in ambito farmacologico, che negli ultimi anni, è stato oggetto di discussione tra gli operatori sanitari ed altre professionalità competenti: Istituzioni nazionali e regionali, Aziende produttrici, professionisti sanitari, Agenzie regolatorie, Società scientifiche, Associazioni di cittadini e pazienti, mondo accademico.
Ci si è confrontati spesso sull’opportunità di attribuire all’innovazione una accezione chiara e al tempo stesso rigorosa per distinguere ciò che è nuovo da ciò che è “dirompente” disruptive come si dice a livello internazionale; cioè che cambia radicalmente il modo in cui i consumatori sono abituati ad usare i prodotti. Innovazioni che portano cambiamenti che rivoluzionano un intero ecosistema.
Non tutti i nuovi farmaci immessi sul mercato possiedono, i requisiti reali della innovatività (in termini di aumento delle possibilità e degli standard di cura, preservazione dei migliori livelli possibili di qualità di vita, migliori profili di tossicità con minore rischio di eventi avversi correlati, capacità di aumentare l’aspettativa di vita anche a lungo termine, etc.).
L’innovazione terapeutica rappresenta un obiettivo importante per la salute pubblica, per questo l’AIFA ha da sempre adottato una posizione prudente e tendente alla valorizzazione dei farmaci che rappresentino, una reale e misurabile innovazione.
Cittadinanzattiva che si occupa della tutela dei diritti, nell’ambito delle politiche sulla salute, attraverso il Tribunale per i diritti del malato si è impegnata affinché diritti quali la sicurezza e la qualità delle cure, l’accesso e l’innovazione, nei suoi molteplici aspetti (servizi e prestazioni, farmaci, diagnostica, etc.), così come proclamati nella Carta Europea dei diritti del malato, siano effettivamente garantiti. L’impegno è da sempre forte sul tema dell’innovazione e dell’accesso all’innovazione, per dare risposte concrete ai cittadini che si confrontano con difficoltà nel veder garantiti i propri diritti ad accedere a cure, come i farmaci per l’Epatite C (44%) o, più in generale, a quelli di classe “A” ed “H” ed in quelle aree specialistiche in cui insistano terapie classificate come innovative (es. epatologia, neurologia, oculistica, oncologia…) Approfondisci
Per questi motivi, alla luce delle novità normative introdotte sul fronte dei farmaci innovativi dalla legge di Bilancio 2017 e dalle recenti Determinazioni dell'AIFA n. 519 e n. 1535 del 2017, Cittadinanzattiva propone di restituire un’analisi critica e una interpretazione civica dei nuovi criteri di innovatività, confrontandosi con i principali stakeholders tra Società Scientifiche, Associazioni di Pazienti, Professionisti sanitari e Istituzioni, valorizzando i punti di forza del nuovo strumento e, al contempo, mettendo in evidenza eventuali “spazi” margini di miglioramento.
Il lavoro verrà presentato in occasione di un seminario a porte chiuse con evidenza pubblica, in data 5 luglio 2018.
Il progetto di Cittadinanzattiva si è potuto realizzare grazie alla collaborazione di:
AIL; AIOM; ASBI; CIPOMO; Famiglie SMA; Fondazione GIMBE; LILA; SIF; SIFO; SIN; WALCE;
Per avere maggiori informazioni contatta :
Carla Berliri
Anno di realizzazione 2018: in corso
Con il contributo non condizionato di: