Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle patologie più diffuse nei Paesi industrializzati. In continua crescita, oggi sono la principale causa di morte nell'Unione Europea, una delle principali cause di infermità di lunga durata e di abbandono del mercato del lavoro.
Le patologie cardiovascolari si possono prevenire e curare modificando dannosi stili di vita, correggendo condizioni patologiche che possono predisporne l’insorgenza. seguendo percorsi assistenziali adeguati all’interno dei quali i vari servizi, anche di diverso livello, collaborano in rete tra loro.
In ambito cardiovascolare, le segnalazioni dei cittadini che quotidianamente riceviamo e raccogliamo nei rapporti annuali di Cittadinanzattiva, fanno riferimento a:
- difficoltà ad avere facilmente accesso a visite specialistiche cardiologiche ed interventi cardiologici programmati a causa dei tempi di attesa*;
- difficoltà di accesso a cure e servizi** (farmaci, ricoveri, dimissioni improprie o senza la necessaria assistenza sul territorio, ecc.);
- spese eccessive per ticket e costi privati da sostenere;
- difficoltà ad vedere riconosciuti i benefici socio economici.
Per favorire una assistenza sicura, qualitativamente adeguata e capace di prendere in carico il cittadino con patologia cardiovascolare, è fondamentale la presenza sul territorio di una rete assistenziale; una rete capace di ben interrelarsi con i diversi presidi: Centrali operative, postazioni 118, Unità coronariche (UTIC), laboratori di emodinamicha, Cardio-Chirurgie ecc.
Le reti assistenziali nei territori regionali sono però molto difformi sia per ciò che concerne i modelli organizzativi, sia per la capacità di risposta ai bisogni effettivi delle persone. I diritti dei cittadini possono così subire notevoli variazioni a seconda del territorio regionale in cui risiedono.
Le finalità del progetto
Con questo progetto intendiamo approfondire il grado di organizzazione e di impegno delle Regioni nel garantire il rispetto dei diritti delle persone affette da patologie cardio-vascolari, lungo tutto il percorso assistenziale.
Le modalità di lavoro e gli obiettivi
Andremo ad individuare criticità e buone pratiche esistenti, anche attraverso specifiche interviste a cittadini “esperti” e attivisti di Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del malato, con l’obiettivo di:
-delineare un quadro sul rispetto dei diritti nell’ambito dell’assistenza cardiologia;
-raggiungere una conoscenza di insieme sul livello di programmazione e gestione dei servizi territoriali erogati realmente ai cittadini;
-leggere il contesto dal punto di vista del cittadino, fruitore del servizio erogato;
-individuare possibili azioni di miglioramento.
Per approfondimenti
- il libro con i dati sull’indagine civica
- Comunicato stampa
- I principali elementi emersi dall’indagine
Anno di realizzazione 2013
Per maggiori informazioni, scrivi a Giulia Mannella:
Realizzato con il contributo non condizionato di
*Le attesa per effettuare visite specialistiche cardiologiche si posizionano al terzo posto, dopo le visite per le patologie oculistiche ed ortopediche.
I tempi di attesa per gli interventi in tale ambito nel 2011 sono aumentati, rispetto al 2010, di 2,2 punti percentuali.
**Le persone con patologie cardiovascolari, rispetto a chi soffre di altre patologie croniche e rare, segnalano nel 7,3% dei casi difficoltà di accesso alle cure farmacologiche (costo ticket, costo farmaci in fascia C, farmaci innovativi, problemi di distribuzione e reperibilità di alcunu farmaci, ecc.), nell’11,3% difficoltà di accesso ai ricoveri, nel 7,7% problemi inerenti dimissioni improprie o senza la necessaria assistenza sul territorio (Rapporto PiT Salute, 2012 “Servizio Sanitario Nazionale: lo Stato (A)sociale”)