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Progetti

Progetti di resilienza al terremoto e promozione della educazione civica. Chiediamo dati certi sullo stato di sicurezza delle scuole e impegni concreti per l’educazione civica

Scuole resilienti dopo i sismi verificatisi tra agosto-ottobre 2016 e gennaio 2017, pratiche e progetti diffusi di educazione civica “fai da te”. Sono queste le buone notizie di cui numerose scuole si fanno testimoni, accompagnate dal permanere di elementi critici e di incertezza in merito alle condizioni degli edifici scolastici e all’assenza o scarsa trasparenza dei dati. Ad esempio, sulle oltre 19mila scuole situate in zona a rischio sismico, di ben 14270 non sappiano se siano adeguate sismicamente; incertezze anche sugli esiti delle verifiche di vulnerabilità sismica negli edifici scolastici delle aree terremotate. E, ancora, dati vecchi e poco attendibili sulla sicurezza di gran parte delle scuole a causa dei ritardi nella messa online della nuova Anagrafe dell’edilizia scolastica.

Questi gli elementi di riflessione che scaturiscono dalla XI Edizione del Premio “Vito Scafidi” per le Buone pratiche nella scuola promosso da Cittadinanzattiva e consegnato oggi a Roma.

Ad aggiudicarsi l’undicesima edizione del Premio, al quale hanno partecipato 110 scuole di 17 regioni, gli studenti di 6 istituti, tre provenienti dalle zone del terremoto del Centro Italia, per la sezione speciale “La scuola oltre il terremoto”, tre per ciascuna delle categorie “tradizionali” del premio: educazione al benessere, alla sicurezza della scuola e del territorio, alla cittadinanza attiva.

Le tre scuole premiate per “La scuola oltre il terremoto” (I.C. “Egisto Palladini” di Treia – MC, Primaria plesso Piermarini dell’I.C. Foligno 2 –PG, Primaria e Infanzia “E. De Giorgi” di Gagliole – MC) raccontano delle attività messe in campo per rielaborare la terribile esperienza del terremoto, per adattarsi alle soluzioni provvisorie in cui fare scuola, per ritrovare una normalità perduta. Tre testimonianze della determinazione del personale scolastico e delle famiglie di voler reagire alle difficoltà mettendo in campo energie e risorse per guardare al futuro. “Crediamo che la rinascita e la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma saranno possibili solo se si attiveranno le risorse e le energie dei cittadini, se vi sarà la loro partecipazione. Per questo stiamo lavorando alla organizzazione degli Stati generali delle comunità colpite dal sisma, che si svolgeranno a fine maggio, per fare rete con tutti i cittadini, i comitati civici, i comitati per le scuole, interessati a co-progettare la ricostruzione in un'ottica di resilienza e di sviluppo”, dichiara Annalisa Mandorino, vice segretario generale di Cittadinanzattiva.

Ci chiediamo quali piani abbia predisposto il Miur per completare la fase di gestione delle emergenze e se e come si stia pensando di garantire un sostegno psicologico ed operativo al personale scolastico e agli studenti anche nei mesi a venire”, commenta Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva. Inoltre su 88 scuole inagibili dopo i sismi, per 25 di esse è partita la progettazione affidata in gran parte alle Università. “Proponiamo al Commissario Errani  e ai quattro vice Commissari di coinvolgere tutti gli attori delle scuole da ricostruire per tenere conto delle specificità delle esigenze dei territori, di fare tesoro delle esperienze positive realizzate con il terremoto dell’Emilia Romagna per velocizzare i tempi e non disperdere le importanti competenze tecniche maturate”, continua Bizzarri.

Un importante stanziamento di 100 milioni di euro inserito con emendamento nel Decreto Terremoto dovrebbe consentire di effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica in tutte le scuole situate in zona 1 e zona 2. “Ma chiediamo trasparenza su numero e esiti di queste verifiche e certezza sui tempi e i criteri di erogazione dei 100 milioni di euro, così come “chiediamo trasparenza sulle condizioni in cui versano le 14.270 scuole (sul totale delle 19mila situate nelle zone 1 e 2) non adeguate sismicamente. Infatti secondo i dati del MIUR solo 1 scuola su 8 (11,7%) è adeguata sismicamente, sulle altre non si hanno dati certi anche perché si fa ancora riferimento ad un’Anagrafe nazionale dell’Edilizia scolastica non aggiornata e con dati vecchi o poco attendibili. La Nuova Anagrafe dell’Edilizia scolastica risulta indispensabile per capire su quali scuole investire prioritariamente e in quanti anni. Faremo quanto in nostro potere per riuscire ad averla on line ed accessibile a tutti i cittadini entro il 2017”. “Inoltre, dei 187 milioni di euro raccolti con l’8X1000 del 2016 a gestione statale di cui, approssimativamente, 37,4mln per l’edilizia scolastica, non sappiamo quale utilizzo sia stato fatto. La legge 107/2015 ha nei fatti vanificato l’opzione di destinarli all’adeguamento sismico e all’efficientamento energetico, modificandone la procedura e affidando tale erogazione ad apposito decreto ministeriale del Miur”.

Le tre scuole vincitrici rispettivamente dell’Area Sicurezza a Scuola e sul Territorio (IC Chieri 3 di Riva presso Chieri – TO), dell’Area Educazione alla Cittadinanza Attiva (Istituto Professionale “Filippo Re” di Reggio Emilia), dell’Area Educazione al Benessere (Istituto Superiore “Marie Curie” di Pergine Valsugana – TN) fanno comprendere quanto sia praticata oggi l’educazione civica a scuola e sia promosso l’impegno civico volontario nei più giovani. Progetti “fai da te” che ogni scuola inserisce nel proprio POF annualmente in totale autonomia, spesso molto validi, durevoli nel tempo, strutturati, rivolti all’intera popolazione scolastica, ma non è sempre così. “Chiediamo al Miur di: recuperare la sperimentazione realizzata con “Cittadinanza e Costituzione” che ha istituzionalizzato per legge l’educazione civica e di ricavarne percorsi didattici strutturati da proporre alle scuole; indire gli Stati generali dell’Educazione Civica per un suo rilancio; creare un servizio civile volontario per le scuole secondarie, avvalendosi dell’apporto sostanziale delle organizzazioni del terzo settore”, continua Bizzarri.

I video  e le schede delle scuole premiate e menzionate sono consultabili sul sito www.cittadinanzattiva.it e sul canale Youtube di Cittadinanzattiva.
Nell’ambito della cerimonia di consegna del Premio Scafidi, è stato presentato anche il progetto “10@LODE IN SALUTE”, realizzato da Cittadinanzattiva con il sostegno non condizionato di Federchimica-ASSOSALUTE e con il patrocinio di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) realizzato in 16 scuole primarie in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Lazio, Umbria, Marche, Campania, Abruzzo, Calabria, Sicilia.

L’XI edizione del Premio per le Buone Pratiche per la sicurezza e la salute a scuola “Vito Scafidi” è promosso da Cittadinanzattiva in collaborazione con Dipartimento della Protezione Civile, il Ministero dell'Istruzione dell'Università della Ricerca e con il sostegno di Assosalute- Federchimica, Juventus Football Club, CIA Confederazione Italiana Agricoltori e con la media partnership dell’Agenzia Dire.
L’iniziativa rientra nella Campagna “Illuminiamo il futuro” promossa da Save The Children.

Ufficio Stampa

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