Tra sprechi e buone pratiche. La road map per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale vista dai cittadini.
Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del Malato, riveste tradizionalmente un ruolo di sentinella civica rispetto ai disservizi, allo spreco di risorse, alla burocrazia inutile, che si ripercuotono sui cittadini mettendo a rischio la garanzia del diritto ad un accesso tempestivo e qualitativamente adeguato a servizi e prestazioni sanitarie.
Le attività che ci vedono quotidianamente impegnati in questi ambiti hanno l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica rispetto alle criticità avvertite dai cittadini nel rapporto con i servizi sanitari, e rappresentare uno strumento concreto per modificare e impattare sulle politiche di salvaguardia e tutela dei beni comuni, come la sanità.
Gli sprechi, stando alla nostra esperienza, sono rintracciabili in alcuni ambiti:
- burocrazia inutile;
- procedure poco chiare o trasparenti;
- investimento di risorse economiche in servizi (es. acquisto macchinari o strutture edificate) poi non utilizzati;
- allocazione di risorse umane in servizi inutili o facilmente sostituibili da una tecnologia più avanzata (a volte disponibile ma non utilizzata);
- sotto-utilizzo di beni e servizi (es. materiali in comodato d’uso mai recuperati dalle ASL, mancato utilizzo di TAC, etc.);
- mancata organizzazione dei servizi;
- inappropriatezza.
Tutto questo si ripercuote sulla capacità di tenuta del SSN, che, come noto, ormai da più parti è messo a dura prova da tagli lineari oltre che da luoghi comuni e pregiudizi che rischiano di mettere in secondo piano l’importanza strategica della Sanità per il nostro Paese.
Cittadinanzattiva, inoltre, ha sempre creduto nella forza innovativa che le buone pratiche portano al nostro Paese: lo dimostra chiaramente il successo riscosso nel 2012 dal Premio Andrea Alesini, giunto alla sua 11° edizione, che ha raccolto, nonostante il clima “negativo” acuito dalla crisi e dai tagli alla sanità, 120 progetti quali esempi di sanità che funziona e a misura di cittadino.
Tutto ciò premesso, vorremmo realizzare un Rapporto che contenga al tempo stesso le ombre e le luci del nostro Sistema Sanitario Nazionale visto con gli occhi dei cittadini. A tal fine svilupperemo un’attività mirata a raccogliere esempi concreti di:
- sprechi, che si annidano in sanità, fotografarli e catalogarli dal punto di vista dei cittadini, per offrire a decisori e amministratori uno strumento pratico di “ri-orientamento” delle politiche;
- buone pratiche, a testimonianza che avere servizi migliori non significa spendere di più ma a volte meglio e/o addirittura recuperare risorse (economiche e umane).
Anno di realizzazione: 2013/2014
Per avere maggiori informazioni contatta Michela Liberti:
Il Progetto è realizzato con il sostegno non condizionato di