Il cuore è uno degli organi più importanti del corpo umano e la sua salute condiziona il funzionamento degli altri organi (per esempio il cervello) e sistemi (quello vascolare) che sono di primaria importanza per la qualità della vita; conoscere il funzionamento del cuore e del sistema vascolare, come dei fattori che li influenzano e possono migliorarne o peggiorarne le condizioni, è fondamentale, per prevenire i rischi e attuare comportamenti sani che permettano di restare in salute.
Gli elementi che possono arrecare danno al cuore e alla circolazione sanguigna sono definiti fattori di rischio; alcuni di questi non sono modificabili, poiché fanno riferimento alle condizioni di età, sesso e familiarità. Altri fattori, invece, definiti modificabili, hanno a che fare con lo stile di vita e possono quindi essere corretti con abitudini sane e controlli medici frequenti.
I fattori non modificabili, ed i rischi ad essi connessi, aumentano con l’età, e gli studi dimostrano che gli individui di sesso maschile sono a più rischio delle donne, le quali vanno, invece, incontro ad un sensibile aumento del pericolo solo dopo la menopausa. La familiarità identifica la presenza di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari nei parenti di primo grado (genitori, fratelli e sorelle, figli) e permette di attuare una prevenzione più attenta nei casi di soggetti che abbiano avuto in famiglia problemi di tale tipologia.
Per quanto riguarda i fattori modificabili, si rende necessaria l’informazione e la consapevolezza, perché ognuno di noi può prendersi cura di sé stesso e fare prevenzione attiva con accortezze che riguardano il modo di vivere, di mangiare, di svolgere le attività quotidiane: riducendo o azzerando il consumo di tabacco, ad esempio, che è una delle principali cause dell’aumento di rischio cardiovascolare, assieme alla elevata pressione arteriosa (ipertensione, da tenere sotto controllo soprattutto quando se ne soffre in maniera cronica) e all’alto contenuto di grassi nel sangue (che può essere ridotto attraverso una dieta che comprenda il consumo di tutti gli alimenti, ma in misura equilibrata e con consistenti quantità di frutta, verdure e ortaggi freschi, legumi e pesce). Queste indicazioni vanno seguite a maggior ragione quando abbiamo problemi di Obesità, sovrappeso o adiposità addominale, per cui è opportuno evitare di assumere formaggi, dolci, bevande zuccherate e alcol e ridurre o eliminare il consumo di sale, in quanto elemento che contribuisce sensibilmente all’aumento della pressione sanguigna ed è già contenuto nei cibi. Lo zucchero, invece, quando presente in alti livelli nel sangue, può provocare danni ai vasi sanguigni; chi soffre di Diabete o di scompensi glicemici è più soggetto a problemi cardiaci e di circolazione sanguigna, soprattutto con il passare degli anni. Un fattore importante è il livello glicemico a stomaco vuoto: quando alterato, infatti, richiede un confronto con il Medico e l’attenta pianificazione di dieta e attività fisica.
Un altro fattore di rischio modificabile, è la sedentarietà, in quanto contribuisce al controllo (il corpo lo fa automaticamente, quando non sono presenti problemi patologici) dei livelli di colesterolo, di glicemia e interviene direttamente nella riduzione dei livelli di pressione arteriosa; l’attività fisica, anche semplice e quotidiana (30 minuti di passeggiata al giorno, ad esempio), migliora il benessere psicologico e può essere svolta da tutti, in armonia con le condizioni fisiche e l’età. Si può chiedere al Medico (di base o allo Specialista) di indicarci le attività fisiche più opportune per la nostra condizione di salute.
Con l’aiuto del Medico di fiducia (lo Specialista cardiologo, o il Dietologo) è possibile creare una dieta appropriata per la nostra condizione di salute, anche nel caso in cui non soffriamo di patologie particolari; i Medici, a proposito di alimentazione e rischio cardiovascolare, raccomandano anche di mangiare lentamente, masticando a lungo e permettendo che il cervello produca quel “messaggio di sazietà” che contribuisce a ridurre i rischi di sovrappeso e obesità.
Questa rubrica è realizzata grazie al contributo non condizionato di Abbott, Abbvie, Bayer, Medtronic, Novonordisk, Roche.