C'è la storia di un quartiere di Roma, del suo degrado ma soprattutto dei processi in atto per uscrine anche attraverso l'arte, di cui si parla ancora poco.
E' il quartiere grande, popoloso, a ridosso della Pineta Sacchetti, Aurelio-Boccea, Municipio XIII. Dopo gli incendi che hanno recentemente devastato il Parco del Pineto e l'Auditorium di via Albergotti, prosegue alla Pineta Sacchetti l'azione di riscatto, basata sull'arte, del collettivo artistico di Pinacci Nostri.
Questa volta, è il turno dell'area giochi incendiata, ubicata nel parco e prospicente la biblioteca Casa del Parco.
"Oltre la cenere, l'area giochi che vorrei" è un appuntamento dedicato ai bambini e al loro diritto di poter giocare e di essere accolti in luoghi curati e a favore del loro pieno benessere.Si tratta di un laboratorio artistico per i gli alunni delle elementari dell' IC Capozzi - scuola Andrea Baldi di via Sisto IV, che si terrà la mattina di venerdì 24 marzo, a partire dalle 10:00, proprio nell'area giochi posta all'interno del parco del Pineto.
Un passaggio simbolico, in cui l’arte sarà lo strumento per riportare i bambini là dove oggi non si sentono più le loro risate gioiose e le loro grida.
A cura di Pinacci Nostri e IC Capozzi, con la collaborazione della Biblioteca del Parco, degli artisti Carlo Gori, Carlo Romano, Daniela Rinaldi, Daniele Roncaccia, Diana Campanelli, Franco Durelli, Ilaria Valenzi, Ishmael Guesan, Lorena Ercolani, Luis Gomez, Pietro Lucari e dell’associazione Līlā - il gioco della Creazione (Le Tartarughe), sarà costruito un momento ludico e di riflessione sull’area giochi tanto martoriata affinché possa essere ripristinata al più presto.
Sarà realizzata una installazione artistica che comunicherà a tutti l’esigenza dei bambini di riappropriarsi di questo spazio e contrastare lo stato di abbandono del Pineto con la forza della creatività e del colore.
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