Lo scorso 15 novembre è stato celebrato il 10º anniversario della Giornata europea degli antibiotici: non tutti sanno che la resistenza antimicrobica è una delle più grandi minacce per la salute globale poiché è all'origine di 25.000 decessi l'anno e determina spese sanitarie e perdite di produttività per 1,5 miliardi di euro.
La commissione Europea sta lavorando con diverse azioni in questo campo, tra le ultime il nuovo piano d'azione per mantenere la capacità di curare efficacemente le infezioni negli esseri umani e negli animali. Gli obiettivi principali sono i seguenti: "fare dell'UE una regione in cui si applicano le migliori pratiche", "stimolare la ricerca e l'innovazione" e "definire il programma mondiale".
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A settembre è stata avviata l'azione comune sulla resistenza antimicrobica e le infezioni associate all'assistenza sanitaria, che coinvolge 28 paesi, e il mese scorso l'ECDCC, l'EFSA e l'EMA hanno adottato un parere scientifico che stabilisce indicatori relativi sia al settore umano che a quello animale, in modo che l'UE e gli Stati membri possano misurare i progressi compiuti.
Ha inoltre istituito una rete "One Health" per offrire agli esperti degli Stati membri dei settori della salute umana e della sanità veterinaria un forum per lo scambio di buone pratiche.