Il 15 marzo il Senato ha approvato il Disegno di legge n. 2067 recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario”. Il testo, che si compone di 40 articoli suddivisi in cinque titoli, torna ora alla Camera dei Deputati per l’approvazione. Ma l’iter di questo Ddl prosegue non senza intralci e proteste, tra luci ed ombre: le nuove norme prevedono in particolare una riforma della prescrizione, la delega al governo sulle intercettazioni da attuare entro tre mesi, una stretta ingiustificata su furti, rapine e altri reati e, nota positiva, misure per declinare l'ordinamento penitenziario sotto il verbo della rieducazione.
Ma rimane un grande punto oscuro: è stato infatti approvato al Senato, con voto di fiducia, il maxi emendamento del Governo che rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Infatti si dispone il ricovero dei detenuti nelle REMS come se fossero i vecchi OPG, tornando così alla vecchia normativa sui manicomi giudiziari. Per questo ripartirà la mobilitazione di stopOPG: primo appuntamento lunedì 10 aprile ore 9:30 a Roma in occasione di “Carcere, che fine hanno fatti gli stati generali?” a cui parteciperà Laura Liberto, Coordinatrice nazionale di Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva.
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