E’stato Marco Cappato, esponente dei Radicali e dell'Associazione Coscioni, ad aver aiutato e accompagnato il giovane Fabiano Antoniani - cieco e tetraplegico dal 2014 a causa di un incidente stradale - nel suo ultimo viaggio, dopo aver ottenuto il diritto al suicidio assistito in una clinica svizzera, negato nel nostro Paese.
Cappato, al suo rientro in Italia, aveva deciso di autodenunciarsi ai carabinieri di Milano ed era stato iscritto nel registro degli indagati per il reato previsto dall’articolo 580 del codice penale, cioè “istigazione o aiuto al suicidio”. Ma i PM hanno chiesto l’archiviazione del fascicolo motivando che “fu aiuto a esercitare diritto alla dignità” e che, dunque, il suicidio assistito non viola diritto a vita.
Adesso bisognerà attendere la decisione del Gip, mentre Cappato fa sapere che è in corso e continuerà l’azione di aiuto alle persone che vogliono ottenere, in Italia o all’estero, l’interruzione delle proprie sofferenze, eventualmente anche attraverso l’assistenza medica alla morte volontaria in Svizzera. Leggi di più