"Cittadinanza attiva: lo prescrive una legge dello Stato. C’è una legge dello Stato, varata nel novembre del 2012, che prescrive di lavorare nella scuola alla costruzione di competenze di cittadinanza. In quelle Indicazioni c’è addirittura scritto che noi si debba educare alla cittadinanza attiva. Ora con che faccia possiamo guardare negli occhi gli oltre 800.000 ragazzi e ragazze confinati nel ghetto della non cittadinanza senza prendere posizione, senza schierarci dicendo con chiarezza da che parte stiamo? E’ per una questione di coerenza elementare che mi sento e in tanti ci sentiamo dalla parte dei ragazzi non cittadini, dalla parte di questa sorta di fantasmi della democrazia che a scuola e nella vita quotidiana si sentono italiani, ma ai quali i Senatori della Repubblica, contraddicendo il voto della Camera di due anni fa, ancora non riconoscono i doveri e i diritti che comporta l’essere cittadini italiani a pieno titolo", spiega Franco Lorenzoni, fra i primi firmatari dell'appello Insegnanti per la cittadinanza.
Dal 3 ottobre al 3 novembre, insegnanti ed educatori che aderiscono all'Appello di docenti ed educatori per lo ius soli e lo ius culturae si impegnano a promuovere le più diverse iniziative – insieme a bambini e ragazzi, personale scolastico, famiglie, territori intorno alle scuole – per affrontare il tema dello ius soli nelle scuole.
Qui il testo dell’appello da firmaree le informazioni per partecipare. Approfondisci su Comune
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