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"Da Siracusa a Padova, da Roma a Bergamo, decine di presidi hanno comunicato alle famiglie che da quest’anno i quasi adolescenti non potranno uscire da scuola da soli. Questo perché, si legge nella circolare identica in molti istituti, «nel codice penale è specificato che per i minori di 14 anni è prevista una presunzione assoluta di incapacità» e quindi, «chiunque abbandona una persona minore di anni 14 della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni». Risultato: se un prof lascia uscire da solo un 12enne, rischia una denuncia per mancato controllo; se un genitore lascia che torni a casa senza di lui, rischia la denuncia per abbandono di minore.

 

Tutto ciò dopo una sentenza della Cassazione dello scorso maggio che condannava scuola e Miur per la morte di uno studente finito sotto lo scuolabus 15 anni fa", racconta il Corriere della Sera.

Secondo la Corte, il fatto che l'incidente sia accaduto fuori dal perimetro scolastico non esclude la responsabilità della scuola: l'obbligo di far salire e scendere dai mezzi di trasporto gli alunni (compresi quelli che frequentano le medie) davanti al plesso, ricade infatti sul personale scolastico, anche nel caso in cui i mezzi ritardino. Tale attività di vigilanza - si legge nella sentenza - si protrae fino a quando gli alunni non vengono presi in consegna da altri soggetti e dunque sottoposti ad altra vigilanza. Leggi la sentenza n.21593/17 della Corte di Cassazione.

i numeri dei ragazzi che fanno il percorso scuola-casa da soli, nell'articolo di Roberta Carlini per La Stampa.

 

Aurora Avenoso

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