Il 3 marzo 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il Codice attuativo della riforma degli appalti. Lo schema del decreto legislativo recante il titolo “Attuazione delle Direttive 2014/23/UE e 23014/25/Ue e del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione , sugli appalti sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto nei settori dell’acqua ,dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”,è stato trasmesso alle Camere per il parere delle competenti commissioni, al fine dell’emanazione del nuovo codice entro il 30 aprile 2016. Il Governo tramite la legge n.11 del 2016 ha avuto delega per il recepimento, con uno o più decreti legislativi, di alcune direttive comunitarie in materia di appalti e per il riordino complessivo della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
L’ obiettivo principale della riforma è quello di rendere il sistema dei lavori pubblici e delle concessioni nel nostro paese finalmente all’altezza degli altri paesi europei. Semplificazione, trasparenza, lotta alla corruzione, e qualità sono i cardini della riforma, almeno nelle intenzioni del legislatore. Il nuovo codice si compone di 217 articoli (erano 600 con 1500 commi)
Leggi le principali novità del Codice.
Creata la Cabina di Regia: è l’ Organo nazionale di riferimento per la cooperazione con la Commissione europea per quanto riguarda l’applicazione della normativa in materia di appalti pubblici e di concessioni.
Stop alle deroghe: i contratti saranno affidati solo con procedure ordinarie si pone un limite alle deroghe, si potrà procedere in deroga alle procedure ordinarie solo in caso di calamità naturale.
Stop al massimo ribasso: nelle gare prevale l’offerta economicamente più vantaggiosa rispetto all’offerta al massimo ribasso.
Ruolo dell’Anac: all’Autorità Nazionale Anticorruzione è affidato un ruolo centrale nella riforma con funzioni di controllo, monitoraggio ed anche capacità sanzionatorie nonché di adozione di atti di indirizzo quali linee guida, bandi e contratti tipo.
Albo nazionale commissari: istituito l’albo obbligatorio dei membri delle commissioni giudicatrici di concessioni e appalti.
Rating reputazionale: E’ previsto un sistema di valutazione basato sul curriculum dell’impresa, istituito presso l’Anac che ne cura la gestione, e prenderà la forma di “un sistema di penalità e premialità nei confronti delle imprese connesso, a criteri reputazionali valutati” sulla base di parametri oggettivi e misurabili nonché su accertamenti definitivi concernenti il rispetto dei tempi e dei costi nell’esecuzione degli appalti ad essi affidati.
Elenco Enti per lavori in “House”: Sempre presso l’Anac è istituito un elenco di enti aggiudicatori di affidamenti di opere “interne”
Responsabile unico del procedimento “Rup”: Il responsabile unico del procedimento – Rup, “deve essere un dipendente di ruolo e possedere un titolo di laurea e competenza adeguati in relazione ai compiti per cui è nominato”. Per i lavori e i servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura “deve essere un tecnico”. Per le amministrazioni aggiudicatrici deve essere un dipendente in servizio.
Sanzioni per chi non denuncia L’Anac dovrà prevedere misure sanzionatorie amministrative nei casi di omessa o tardiva denuncia obbligatoria delle richieste estorsive e corruttive da parte delle imprese titolari di contratti pubblici, comprese le imprese subappaltatrici e le imprese fornitrici di materiali, opere e servizi.
Concessionari autostradali. Entro 24 mesi i concessionari autostradali dovranno affidare l’80% dei lavori a soggetti esterni.
La progettazioneLa progettazione assume un ruolo fondamentale e si articola in tre livelli: progetto di fattibilità, progetto definitivo e progetto esecutivo. Questo dovrebbe limitare il numero di varianti di progetti e l’aumento di costi e tempi.
Dibattito pubblico Il dibattito pubblico diventa obbligatorio per grandi opere infrastrutturali aventi impatto rilevante sull’ambiente, sulle città e sull’assetto del territorio, “individuate per tipologia e soglie dimensionali con decreto del MIT, su proposta del Consiglio superiore dei lavori pubblici”. Il parere al quale si giunge (non vincolante) dovrà essere valutato in fase di definizione del progetto definitivo
Documento unico di gara europeoAll’uso del documento di gara unico europeo per la partecipazione alle gare viene dedicato un articolo specifico. Al momento della presentazione delle domande di partecipazione alle gare, le stazioni appaltanti dovranno accettare il documento unico, per facilitare la vita alle imprese. Entro il 18 aprile del 2018 il documento dovrà essere fornito in via esclusivamente elettronica e consisterà “in un’autodichiarazione aggiornata come prova documentale”.
Avvisi on line. Gli avvisi e bandi di gara dovranno essere pubblicati sempre di più via internet si pongono dei limiti di diffusione sui giornali cartacei.Viene stabilito che le stazioni appaltanti ricorrono a procedure di gara interamente gestite con sistemi telematici e che l’utilizzo di questi sistemi “non deve alterare la parità di accesso agli operatori o impedire, limitare o distorcere la concorrenza o comunque modificare l’oggetto dell’appalto, come definito dai documenti di gara”.
Affidamento sotto soglia Per gli affidamenti di importo che sono pari o superiori a 40mila euro e inferiori a 150mila euro per i lavori o per le forniture e servizi si potrà procedere mediante procedura negoziata “previa consultazione, ove esistenti, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti”. Tra 150mila euro e un milione sarà possibile la trattativa privata, consultando prima almeno 10 operatori.
Sub- appalto : Si stabilisce che, quando la stazione appaltante lo preveda, andranno indicati a monte tre subappaltatori per ogni categoria di lavori da subaffidare. Il titolare dell’appalto si dovrà impegnare a garantire l’assenza di cause di esclusione e a sostituire le imprese prive dei requisiti di qualificazione.
Pagamento Diretto Qualora la natura del contratto lo consenta, è fatto obbligo per la stazione appaltante di procedere al pagamento diretto dei sub appaltatori, sempre, in caso di micro imprese e piccole imprese, e, per le altre, in caso inadempimento da parte dell’appaltatore o in caso di richiesta di sub- appaltatore. Il pagamento diretto è comunque subordinato alla verifica della regolarità contributiva e retributiva dei dipendenti del subappaltatore.
Partenariati pubblici privatiNascono i partenariati per l’innovazione. Le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori potranno ricorrere ai partenariati per l’innovazione nelle ipotesi in cui l’esigenza di sviluppare prodotti, servizi o lavori innovativi e di acquistare successivamente le forniture, i servizi o i lavori che ne risultano non può, in base a una motivata determinazione, essere soddisfatta ricorrendo a soluzioni già disponibili sul mercato.
Rispetto dell’ambiente. Introdotte misure per garantire il rispetto della sostenibilità energetica e ambientale.
Divieto di Gold Plating. Non possono essere introdotte nuove norme o requisiti in quantità superiore ai minimi richiesti dalle direttive comunitarie.