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Cittadinanzattiva su relazione Consob: crisi degli investimenti indice scarsa fiducia nel sistema di tutele. Necessari controlli stringenti e sanzioni efficaci, e una class action degna di questo nome

“Alla luce di quanto dichiarato oggi da Cardia, ci chiediamo: chi tutela i risparmiatori italiani dalle truffe finanziarie?”. A dirlo è Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alla odierna relazione della Consob.

“Cardia sostiene che le famiglie hanno ridotto i loro investimenti in borsa a causa della crisi; a noi sembra invece che usi la crisi solo come un paravento per non parlare del deficit di tutele. Siamo convinti che un motivo centrale di questo andamento sia nella assenza di tutele vere per i cittadini che sono rimasti vittima dei crack finanziari, e che non potranno neanche attendere l'entrata in vigore dell'azione risarcitoria collettiva, che di fatto impedisce la retroattività e tutto sembra tranne che una legge ritagliata sul bisogno di tutele per i cittadini”.
“Siamo colpiti dal fatto che Cardia trovi commoventi le segnalazioni che giungono da tanti cittadini, ma a noi piacerebbe sapere quando arriveranno delle risposte efficaci. A nostro parere è fondamentale che la Consob riacquisti pienamente il potere di controllo, senza dover attendere che siano gli stessi interessati a segnalare problemi, come abbiamo evidenziato nel caso della Bpm e delle tutele dei piccoli azionisti”.

Alla pagina http://www.cittadinanzattiva.it/comunicati-stampa-comunicazione/2809-consumatori.html è possibile consultare i principali dati relativi alle segnalazioni dei cittadini nelle relazioni con i servizi bancari e finanziari.

Redazione Online

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