Cittadinanzattiva su relazione AGCOM e informazione: finalmente voce a denunce inascoltate. Riformare il servizio pubblico con il sostegno e il coinvolgimento della società civile
"Ci conforta vedere che finalmente una Autorità di garanzia interviene, anche se in ritardo, denunciando a gran voce e duramente quanto diciamo, inascoltati, oramai da troppo tempo". E' questo il commento di Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alla "bocciatura" per l'informazione televisiva dell'Autorità garante per le comunicazioni.
"La nostra non è certo una voce isolata. Ma sembra che davvero nessuno abbia voluto farsi carico di una seria riforma del sistema, lasciando invece che l'informazione pubblica si ripiegasse sempre di più a megafono della politica e a notiziario di cronaca nera".
"Troppe volte negli ultimi anni", ha quindi concluso la Petrangolini, "abbiamo cercato nelle pieghe del contratto di servizio con la RAI gli strumenti reali di tutela della funzione pubblica, trovando sempre e soltanto armi spuntate. Speriamo davvero che ora, grazie anche ad una analisi puntuale come quella dell'Autorità, il tema non ritorni nei salotti ma possa essere affrontato di petto, coinvolgendo anche le organizzazioni civiche, una realtà del nostro Paese in cui agiscono e a cui si affidano milioni di nostri concittadini, ma che vengono rappresentate in maniera distorta o parziale dai mezzi di informazione".
"Nel Rapporto Civil Society Index, realizzato dalla nostra organizzazione in collaborazione con Fondaca, abbiamo sottolineato come i media dedichino spazi marginali alle organizzazioni della società civile, relegandole al solo ruolo di portatori di proteste. Il nostro augurio è che si possa invertire questa tendenza, superando un atteggiamento negativo e di sottostima nei loro confronti, attribuendogli uno spazio pari al ruolo e alle responsabilità che esse svolgono".
