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18 aprile 2009: dalla Spagna alla Grecia, passando per Francia, Regno Unito e Repubbliche Baltiche, celebrata in 22 Paesi la III Giornata Europea dei diritti del malato promossa da Active citizenship Network-Cittadinanzattiva

Una giornata europea dedicata ai diritti del malato promossa e realizzata dai cittadini per sottolineare la necessità di costruire un sistema sanitario basato su 14 principi comuni, sanciti nella Carta Europea dei diritti del malato promossa da ACN-Cittadinanzattiva. Questo il senso dell'evento organizzato oggi in 22 Paesi europei e in più di 50 località italiane con il Patrocino del Parlamento europeo, del Commissario europeo alla salute Androula Vassiliou e del Comitato Economico e Sociale Europeo.

In Italia l'evento nazionale ha avuto luogo a Riva del Garda (Tn) alla presenza di assessori regionali alla sanità, euro-parlamentari, associazioni di tutela dei diritti dei malati.

"Per l'adozione dei 14 diritti contenuti nella Carta Europea e l'istituzionalizzazione della Giornata, oggi ben 32 organizzazioni di cittadini raccolgono firme nei circa 100 eventi realizzati in tutta Europa" ha commentato Melody Ross, responsabile di Active Citizenship Network. "D'altra parte, i paesi dell'Ue non sono nella stessa situazione per quanto riguarda i diritti dei pazienti, e i sistemi sanitari in Europa ricordano il federalismo sanitario proprio dell'Italia: a seconda di dove si risiede si ha accesso o meno a certe prestazioni, con tempi e livelli di qualità del servizio molto diversi".

Salute oltre i confini & motivi dei viaggi della speranza. Quali i motivi che spingono gli italiani ad andarsi a curare all'estero, e quali i problemi che riscontrano? Dalle segnalazioni giunte nel corso del 2008 a Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, sono due le motivazioni principali: la necessità di un intervento chirurgico di alta specializzazione o meno invasivo di quello che si dovrebbe affrontare in Italia (41% dei casi), oppure la ricerca di cure utili a contrastare malattie rare (19%). A seguire: un 13% si sposta verso centri specializzati, e altrettanti per sottoporsi a terapie innovative, il 6% per un trapianto, il 2% per visite specialistiche o particolari esami diagnostici. Chi si cura all'estero, 1 su 5 lo fa fuori dall'Ue.

Salute oltre i confini & problematiche frequenti. Al di là del motivo scatenante che spinge a recarsi all'estero, gli ostacoli riguardano, per il 24%, tutto ciò che precede il viaggio (difficoltà burocratiche a relazionarsi con Asl e centri di riferimento regionali, rifiuto dei medici ad autorizzare le cure, mancato rilascio modello E112 e assenza di motivazioni nei casi di diniego) e, per il 18%, tutto quanto, al rientro dalle cure all'estero, li attende in Italia: confusione delle Asl sulle prestazioni da rimborsare; legittimità dei pagamenti richiesti; mancata conoscenza dei diritti garantiti dalla TEAM, la Tessera sanitaria Europea di Assicurazione Malattia che permette ad ogni cittadino europeo di usufruire delle cure "medicalmente necessarie" negli stati dell'UE; dubbi su cosa si intende per cure necessarie ed urgenti.

In assoluto la principale difficoltà è di natura economica e riguarda quasi un caso su tre (32%). Nello specifico: il 14% dei cittadini lamenta difficoltà per avere rimborsi di prestazioni già pagate; il 10% segnala costi insostenibili (22.000€ per un intervento oncologico in Francia dopo che il Centro di riferimento regionale non aveva autorizzato l'operazione all'estero; 6.000€ per un trattamento di fecondazione assistita; oltre 13.000€ per prima diagnosi e progetto terapeutico legato a problemi cognitivi e motori di un minore; costi per viaggi e soggiorni che, seppur rimborsati per l'80%, risultano ingenti per chi è costretto a frequenti spostamenti); l'8% dei cittadini chiede aiuto allo Stato per la copertura di spese mediche sostenute in un paese extra Ue: 367.000$ per un intervento di angioplastica, 100.000$ per intervento al cuore, 2.700$ per esami del sangue e semplici esami diagnostici effettuati negli Usa.

I dati illustrati rappresentano delle prime anticipazioni dell'annuale rapporto PiT Salute che verrà presentato a Roma il prossimo 6 maggio presso la sede dell'ex Ministero della Salute.

Il commento: "La Giornata Europea dei diritti del malato ha un duplice obiettivo", ha dichiarato Antonio Gaudioso, vice segretario generale di Cittadinanzattiva. "Da un lato fare sì che i diritti dei cittadini europei siano uguali indipendentemente dallo Stato in cui vivono, e dall'altro eliminare gli ostacoli per chi è costretto a muoversi fuori dal proprio Paese per ottenere delle cure. Un primo segnale può presto arrivare dal Parlamento Europeo che il 23 aprile voterà la proposta di Direttiva relativa all'assistenza sanitaria transfrontaliera. Un secondo è già arrivato dai cittadini di tutta Europa che nelle recenti Consultazioni Europee dei Cittadini (www.consultazioni-europee-dei-cittadini.eu) hanno dimostrato di avere a cuore il tema, una indicazione particolarmente significativa per la classe politica alla vigilia delle elezioni europee di giugno".


Salute oltre i confini & problematiche frequenti%

Difficoltà burocratiche e mancato rilascio modello E11224

TEAM & confusione su cure urgenti e necessarie 18

Difficoltà per avere rimborsi di prestazioni già pagate 14

Costi elevati ed insostenibili10

Difficoltà per pagamento spese sanitarie effettuate in Paesi extra Europei8

Richiesta per cure all'estero a motivo di patologie croniche 8

Cittadini di Paesi extra Europei richiedono cure in Italia 6

Richiesta di consulenza legale (per rifiuto modello E112, ritardi, rimborsi non erogati)6

Malpractice e presunti errori medici in strutture estere 4

Informazioni su costi e modalità per essere trasportati in Italia2

Cittadinanzattiva- Tribunale per i diritti del malato



Active Citizenship Network (ACN), programma europeo di Cittadinanzattiva, è un network di circa 80 organizzazioni di cittadini di 30 Paesi europei e finalizzato a contribuire allo sviluppo della cittadinanza attiva in Europa (www.activecitizenship.net). Insieme a un gruppo di organizzazioni civiche europee ha dato vita nel 2002 alla Carta Europea dei diritti del malato, che comprende i seguenti 14 diritti comuni a tutti i cittadini europei, indipendentemente dalla loro nazione di nascita o di residenza: diritto a misure preventive, diritto all'accesso, diritto all'informazione, diritto al consenso, diritto alla libera scelta, diritto alla privacy e alla confidenzialità, diritto al rispetto dei tempi dei pazienti, diritto al rispetto di standard di qualità, diritto alla sicurezza, diritto all'innovazione, diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari, diritto a un trattamento personalizzato, diritto al reclamo, diritto al risarcimento. Tutti questi diritti basati sulla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, sono basilari in relazione ai cittadini europei ed ai servizi sanitari.

Su www.activecitizenship.net e www.cittadinanzattiva.it la mappa degli eventi in Italia e in Europa.







A Riva del Garda, l'evento ha ricevuto il patrocinio di: Parlamento Europeo, Commissario europeo alla salute Androula Vassiliou, Comitato Economico e Sociale Europeo, Rappresentanza Comunità Europea in Italia, Presidenza Consiglio e Giunta Regionale Trentino Alto Adige, Presidenza del Consiglio e Giunta della Provincia Autonoma di Trento, Assessorato alla Salute Provincia Autonoma di Trento, Comune di Riva del Garda, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento, Comprensorio Alto Garda e Ledro.


 

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