Cittadinanzattiva su Finanziaria e servizi di pubblici utilità: dal Governo un assist perfetto per cattivi amministratori e gestori dei servizi in rosso. Per le famiglie, "vecchi" servizi a costi più alti
Una manovra finanziaria a tutto vantaggio di chi da anni sfrutta l’alibi delle minori risorse per mascherare una cattiva e poco trasparente gestione dei servizi. Per le famiglie, la solita minestra rappresentata da riduzione dei servizi e aumento delle relative tariffe.
Cittadinanzattiva boccia senza appello l’ennesima operazione di aggiustamento dei conti, caratterizzata da interventi tampone e priva di misure strutturali nel medio lungo termine. "Si continua ad affermare che in Italia i servizi locali costano all’utenza molto meno che negli altri paesi europei” commenta Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva “senza tener conto che il livello di qualità offerto è di gran lunga inferiore e che negli ultimi 10 anni si sono registrati aumenti tariffari superiori al 50%.
In tema di servizi ai cittadini, manca un sistema di governance allargata capace di legare gli elementi di costo ad elementi di qualità, a tutto vantaggio di chi continua ad operare in assoluta assenza di trasparenza se non proprio nell’illegalità, e a tutto svantaggio, oltre che dell’utenza, di tutte quelle amministrazioni e realtà imprenditoriali virtuose che per l’ennesima volta si vedono penalizzate senza alcun motivo. Il risultato è che si perpetua il paradosso tutto italiano tale per cui spesso la gestione dei servizi meno funziona e più la si paga".
A fronte dei sacrifici imposti dalla Finanziaria, Cittadinanzattiva ribadisce l’urgenza di coinvolgere i cittadini nella valutazione e controllo dei servizi, come previsto dalla Finanziaria 2007, e suggerisce di introdurre obblighi di trasparenza a carico dei gestori delle public utilities, in termini di dati economici e finanziari, nonché dati relativi alla efficienza ed alla qualità del servizio offerto.