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Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su ipotesi “stretta” su indennità di accompagnamento: i cittadini pagano già pesantemente i limiti del welfare.

 

“Scaricare sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie gli effetti della crisi è una scelta sbagliata, inadeguata e inaccettabile”. Questo il commento di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato sulle indiscrezioni circa le misure anticrisi allo studio del Governo.

Il cittadino affetto da patologia cronica, così come le persone con disabilità, paga già il conto dei Piani di rientro e dei tagli al budget in molte Asl e si ritrova con una assistenza a pezzi. E i costi sostenuti privatamente crescono: in media all’anno quasi 2500 euro per l’acquisto di farmaci necessari e non rimborsati, altri 1600 per l’acquisto di protesi ed ausili, circa 850 euro per visite ed esami per tenere sotto controllo la malattia. E ancora: 1.800 euro l’anno per chi necessita di assistenza psicologica e 9400 euro per la badante.

“A guardare le cifre della spesa privata sostenuta dai cittadini del nostro recente rapporto sulle politiche della cronicità, pensare ad una riduzione dell'indennità di accompagnamento (470 euro al mese) e alla volontà di vincolarlo a livelli di reddito, ci suona come una vera e propria beffa. Soprattutto perché tre mesi fa abbiamo specificatamente chiesto una misura di esatto segno opposto, cioé l'adeguamento economico delle indennità”.

Le carenze del servizio sanitario, riscontrate nelle varie fasi del percorso diagnostico-terapeutico, producono inevitabilmente importanti costi a carico dei cittadini.

Nella tabella seguente alcuni esempi di costi privati:

Spese medie annuali sostenute privatamente

Badante

9.400 euro

Farmaci e parafarmaci non rimborsati

2.500 euro

Servizi di supporto psicologico

1.800 euro

Presidi, protesi ed ausili

1.600 euro

Esami e visite a pagamento

850 euro

Fonte: CnAMC – Cittadinanzattiva 2010

 

“Siamo da sempre a favore di tutte le ipotesi volte a individuare abusi e truffatori. Ma non possiamo accettare che si faccia di tutta un'erba un fascio. Dopo gli annunci, attendiamo ora che il Governo vari serie misure di lotta alla corruzione, agli sprechi e alla mala-amministrazione, applicando finalmente le norme da noi sostenute insieme a Libera, cioè la confisca dei beni degli amministratori corrotti a fini di pubblica utilità”.

Redazione Online

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