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Cittadinanzattiva su fecondazione assistita: dalla Corte costituzionale nuova bocciatura della legge 40.
I centri medici si adeguino alle nuove regole

Una nuova bocciatura della legge 40 da parte della Corte costituzionale che, con l’ordinanza n.97 depositata oggi, ha di fatto confermato l’illegittimità dell’obbligo di creazione di massimo tre embrioni, dell’impianto unico di più embrioni, e la legittimità della crioconservazione legata a motivi di salute della donna, ossia del congelamento degli embrioni per successivo impianto, già sanciti dalla sentenza 151/2009.

L’ordinanza di oggi è stata emessa a seguito del ricorso presentato da Ciittadinanzattiva, Hera onlus  e Sos Infertilità a sostegno di due coppie affette da talassemia e da drepanocitosi, due gravi malattie genetiche.

”La portata della pronuncia odierna della Corte costituzionale è di fondamentale importanza perchè conferma che l’art.14 della legge è ormai radicalmente cambiato rispetto a quanto sancito dalla legge e che dunque i centri medici sono tenuti ad uniformarsi a tale pronuncia. I cittadini hanno diritto alla diagnosi preimpianto e alla crionconservazione e di fatto non dovrebbero più avere alcun motivo per recarsi all’estero”, commentano Maria Paola Costantini, vicesegretario di Cittadinanzattiva Toscana e avvocato intervenuto a sostegno delle coppie e Marilisa D’Amico, ordinario di diritto costituzionale dell'Università statale di Milano.

Redazione Online

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