Cittadinanzattiva su decreto TV senza frontiere: Romani faccia chiarezza. Via gli spot dalla tv per i bambini, no all'aumento delle televendite
"Anzitutto", dichiara il vice segretario Antonio Gaudioso, "la responsabilità sulla scelta di dare il via libera ad un nuovo canale satellitare passa da un attore terzo, l'Autorità per le comunicazioni, al Ministero, con una evidente sottomissione alle scelte politiche di queste autorizzazioni. La vicenda legata a Cielo, il canale gratuito di Sky per il digitale terrestre, è un esempio vivido di cio' che potrebbe accadere se tutte le autorizzazioni fossero rimesse solo in capo al Ministero".
"Siamo ovviamente sempre contenti quando si parla di minore affollamento pubblicitario" ha continuato Gaudioso. "Ma in questo caso il taglio inciderebbe solo su un operatore, mentre per quanto ci riguarda il problema andrebbe affrontato in maniera più generalizzata, sia per le piattaforme a pagamento che quelle gratuite.
Oltretutto, in questo schema di provvedimento, c'è una palese contraddizione. Se lo spirito è quello della diminuzione dell'affollamento, perché non estendere la scelta a tutti i tipi di canale, e perché invece si permette un tetto fino al 22% del mix telepromozioni-spot-televendite nelle ore di maggiore ascolto?"
"Un ulteriore elemento allarmante, a leggere le indiscrezioni di stampa", ha quindi concluso Gaudioso, "riguarda la possibilità di interrompere per ben due volte con messaggi pubblicitari la programmazione per i minori di durata superiore a trenta minuti. Considerando i soggetti destinatari di questi programmi, come più volte evidenziato anche dall'Osservatorio TV e Minori dello stesso Ministero delle Comunicazioni, e la loro potenziale condizionabilità, sarebbe invece opportuno eliminare qualsiasi tipo di interruzione pubblicitaria durante questi programmi.
Visto che il provvedimento sarà sottoposto al voto il prossimo giovedì, chiediamo al Ministero di fare chiarezza su quelle che sino ad ora sono solo delle indiscrezioni di stampa, non smentite".
Cittadinanzattiva interviene sulle indiscrezioni legate allo schema di decreto legge, predisposto dal vice ministro Romani, per il recepimento della direttiva UE sulla "TV senza frontiere".