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Legge di stabilità: su pensioni, patrimoni, costi della politica Cittadinanzattiva chiede tre segnali forti dalla classe dirigente

 

"Ancora oggi, dopo anni di immobilismo, la politica non sembra capace di fare scelte chiare per fronteggiare i rischi della crisi. Piuttosto che continuare a caricare indistintamente tutti i cittadini con tagli lineari, con i conseguenti rischi di regressione e di aumento diffuso della povertà, chiediamo tre impegni precisi". 

 

 

A parlare è Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva.

"Innanzitutto, siamo favorevoli all'innalzamento dell'età pensionabile e chiediamo che si passi dal prossimo anno al metodo contributivo, anticipando dunque le scadenze della riforma Dini, ma a condizione che nella stessa legge ci sia un vincolo di redistribuzione delle risorse a favore di misure di sviluppo e sostegno per i giovani e le famiglie.

In secondo luogo, chiediamo che si taglino indennità e stipendi dei membri degli organi elettivi a livello nazionale, regionale e locale e si estenda il metodo contributivo pensionistico anche ai parlamentari e ai dipendenti degli organi costituzionali. Con le risorse ottenute si ricavi un fondo (parliamo di centinaia di milioni di euro) destinato alle politiche sociali che sono ormai sparite dal bilancio dello stato con grave danno per i cittadini più deboli.

Inoltre, chiediamo la tassazione dei grandi patrimoni, strada già seguita in altri Paesi europei come la Francia, peraltro su iniziativa di governi di centrodestra, che può essere un modo serio e non improvvisato di risolvere la questione del rigore dei conti pubblici".

Aurora Avenoso

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