I cittadini valutano i Tribunali. Oggi a Napoli: poca informazione per i cittadini, aule utilizzate anche come uffici. Garantita piena collaborazione da parte del Presidente e dell'Anm
Avviato il progetto di Cittadinanzattiva "Valutazione civica dei Tribunali in ambito civile"
I cittadini entrano in Tribunale. E, per una volta, non come imputati o testimoni, ma per osservarne direttamente lo stato, le criticità e individuare, insieme alla amministrazione giudiziaria, le possibili azioni per favorire un miglioramento del servizio.
Oggi è toccato al Tribunale di Napoli nell'ambito del progetto "Valutazione civica dei Tribunali in ambito civile" promossa da Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva, e che vede coinvolte le strutture di 9 città italiane: oltre a Napoli, Catania, Milano, Roma, Taranto, Cagliari, Modena, Alessandria, Enna e Trieste.
Fra i rilievi individuati nel corso della indagine sul Tribunale di Napoli, l'enorme difficoltà di accesso legata agli ascensori, inutilizzabili di fatto per le lunghe file in attesa anche di venti minuti; la cartellonistica molto confusionaria; la mancanza di attivazione dell'URP e una complessiva difficoltà dei cittadini ad avere indicazioni chiara su aule dibattimentali e cause in corso. Persiste, inoltre, il cattivo funzionamento dei monitor informativi su cause in corso e aule per i dibattimenti, monitor gestiti dall'Ufficio speciale del Ministero della Giustizia e appaltati ad una società esterna che non riesce a garantire il servizio con continuità.
Le aule giudiziarie sono utilizzate anche dai magistrati come loro ufficio.
Il Presidente del Tribunale di Napoli, presente all'incontro odierno con Cittadinanzattiva, ha annunciato l'attivazione di un front office aperto non solo agli avvocati ma che fungerà anche da URP e la completa revisione del sito internet del Tribunale che permetterà di avere informazioni anche ai cittadini. La riorganizzazione dell'ufficio, ha detto, ha permesso di procedere alla diminuzione del numero di cause arretrate.
É stata assicurata piena disponibilità alla collaborazione da parte del Tribunale di Napoli e dell'Associazione nazionale dei dirigenti di giustizia.
A gennaio saranno resi noti, in una conferenza stampa in data da definirsi, i dati di raffronto fra Napoli e Milano.