Quella dei Garanti è una fotografia del sistema carcerario che si discosta dall’idea con la quale è nato il recente Decreto legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 luglio e varato dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio con l’intento di far fronte al problema del sovraffollamento carcerario. Secondo i Garanti e molte delle associazioni e organizzazioni che operano negli istituti penitenziari, le misure contenute nel Decreto si rivelano minimali e non sembrano in grado di risolvere i problemi presenti all'interno delle carceri e l'emergenza legata, in particolare, al numero dei suicidi registrati fino ad oggi (ben 56 nel 2024).
Misure che sembrano incentrate più sulla sicurezza (come l’assunzione e la formazione di nuovi agenti penitenziari) ma meno dedicate a percorsi di inclusione e reintegrazione sociale o di sostegno socio-sanitario (come l’assunzione di operatori sociali nonché di interpreti, traduttori e mediatori culturali e linguistici e la moltiplicazione di psichiatri, etno-psichiatri e medici). Per questo, gli stessi Garanti, hanno richiesto al Ministro un incontro urgente per discutere della nuova legge e di quelle che potrebbero essere invece le misure effettive e immediate più efficaci da porre in essere per far fronte a questa emergenza e migliorare le condizioni degli istituti e delle persone detenute e rendere la vita interna meno afflittiva.