Chiude la sede di Napoli di Via Degni del Tribunale per i diritti del malato. A deciderlo il Direttore Generale della ASL, con la evidente scusa di voler "intervenire sui fitti passivi"
Il Direttore Generale ignora o fa finta di ignorare quanto previsto dall'articolo 14 della legge di riforma del SSN, che prevede proprio l'assegnazione di spazi gratuiti all'interno di ASL e Ospedali a favore di associazioni di tutela e volontariato.
Ribadiamo che la nostra organizzazione è da sempre contraria agli sprechi e alla creazione di passività, ma questo tipo di spazi non possono essere considerati "passività", in quanto la loro gratuità è prevista dalla stessa legge.
Per questo motivo, Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato si è appellata oggi, con una lettera a firma del segretario generale di Cittadinanzattiva, Teresa Petrangolini, e del coordinatore regionale di Cittadinanzattiva Campania Carlo Caramelli al Presidente della Regione Caldoro, perché non si elimini un presidio di tutela come la sede del Tribunale per i diritti del malato, che ogni giorno riceve decine di cittadini per dare informazioni, assistenza e tutela, in una situazione in cui nessuno nel servizio pubblico assicura tale attività. Inoltre, proprio per sottolineare il nostro interesse per la tutela dei cittadini, nei prossimi giorni, armati di sedie e tavolo, abbiamo intenzione di "insediarci" all'ingresso della Asl per dare la possibilità, a chi ne avesse bisogno, di poter contare ancora sul nostro sostegno gratuito.
Vale infine la pena di ricordare che, nonostante i ripetuti tentativi, il Direttore Generale della ASL non ha dato alcuna soluzione alternativa, preoccupandosi solo di chiudere la sede, senza ulteriori informazioni e nonostante i numerosi e ripetuti solleciti e la disponibilità mostrata dalla nostra organizzazione in tal senso.