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Guasto centro procreazione San Filippo Neri: mettere subito in atto le normative per la sicurezza nella pratica medica


Quanto è accaduto al Centro di procreazione medicalmente assistita del San Filippo Neri ci insegna che come per le altre aree della medicina è necessario mettere subito in atto le normative che garantiscono la sicurezza della pratica medica: ci sono due decreti legislativi che sono già applicabili in Italia. Queste le dichiarazioni di Cittadinanzattiva sul guasto al centro di procreazione del San Filippo Neri di Roma.
 

Si è in attesa delle nuove linee guida sulla procreazione medicalmente assistita, ma quello che occorre introdurre è una cultura della sicurezza e del controllo dei rischi, oltre che la trasparenza e una corretta informazione alle coppie. Questa è l'azione che associazioni come Cittadinanzattiva stanno cercando di fare attraverso una sensibilizzazione generale.

Il ritardo con cui la Regione Lazio ha legiferato in ordine ai requisiti organizzativi e tecnologici è evidente. Tutte le altre Regioni lo hanno fatto nel 2005, mentre ancora nel 2011 nulla di fatto nel Lazio. Ancora oggi, i Centri pubblici e privati di questa Regione non hanno le autorizzazioni. Dobbiamo inoltre evitare che episodi come questi giustifichino tentativi di smantellamento del servizio pubblico; non possiamo lasciare che temi come quello della procreaizone medicalmente assistita siano ad esclusivo appannaggio delle strutture private.

"Vogliamo che le polemiche non facciano dimenticare che dietro ci sono vicende umane delicate che necessitano di una tutela appropriata", ha dichiarato Maria Paola Costantini, avvocato di Giustizia per i diritti di Cittadinanzattiva. "Siamo disponibili a dare un sostegno alle coppie, con l'aiuto di avvocati esperti e che hanno in questi anni consentito il cambiamento di quelle parti della Legge 40 che imponevano protocolli rischiosi e non rispettosi della dignità e della salute delle donne e dei nascituri"

"L'episodio dovrebbe portare a riflessioni serie e non a strumentalizzazioni o tentativi di accaparramento dei soggetti per avviare cause", ha concluso Costantini, "o ancora per intorbidire discussioni che per anni si sono trascinate, portando solo a danni per le coppie e per i loro desideri e progetti legittimi di genitorialità".

Alessandro Cossu

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