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Rapporto sull'accoglienza di migranti e rifugiati in Italia: Cittadinanzattiva, LasciateCIEntrare e Libera:” Luci ed ombre nel rapporto del Viminale. Giusto riconoscimento alle tante realtà sociali impegnate ma preoccupante il silenzio sugli affari che si nascondono dietro i migranti” Chiediamo trasparenza sulla gestione del sistema di accoglienza per richiedenti asilo

Un rapporto quello presentato oggi al Viminale che presenta luci ed ombre. Se da un lato viene giustamente messo in risalto il  riconoscimento ai tanti comuni , operatori , realtà sociali che si sono messi in gioco e  operano e aiutano nella trasparenza i migranti  dall'altro evidenziamo il mancato e totale riferimento alle illegalità, alle opacità , ai grandi affari che mafie e corruzioni, come dimostrano le recenti inchieste, hanno operato sulla pelle dei migranti. 


Alla politica, alle Istituzioni chiediamo trasparenza sulla gestione del sistema di accoglienza per richiedenti asilo.
 Infatti, nonostante siano oltre 40.000 le persone ospitate, non c’è una mappa pubblica dei cosiddetti CAS, mancano informazioni chiare ed accessibili sui soggetti gestori, convenzioni, gestione economica e, soprattutto, rispetto degli standard di erogazione dei servizi previsti da convenzioni e capitolati d’appalto.”In una nota Cittadinanzattiva, LasciateCIEntrare e Libera commentano il Rapporto sull'accoglienza di migranti e rifugiati in Italia", presentato stamattina al Viminale

A tal proposito Cittadinanzattiva, LasciateCIEntrare e Libera, attraverso la campagna “InCAStrati”, sin dal mese di giugno hanno rivolto al Ministero dell’interno ed alle 105 Prefetture italiane un’istanza di accesso civico ai sensi della legge sulla trasparenza (D. Lgs 33/2013), chiedendo la pubblicazione dell’elenco dei CAS presenti sul territorio nazionale, degli enti gestori, di informazioni inerenti gare, convenzioni, rendicontazioni, esiti delle attività di monitoraggio sui servizi erogati. Il Ministero e gran parte delle Prefetture interpellate-denunciano le tre associazioni- salvo alcune eccezioni, hanno rigettato in buona sostanza le istanze, limitandosi a fornire alcuni dati generici sul numero complessivo degli ospiti delle strutture e sui bandi di gara relativi agli affidamenti, affermando laconicamente che le informazioni richieste non fossero soggette ad obbligo di pubblicazione. E per queste ragioni è stato depositato un riscorso al TAR del Lazio, predisposto dall’avvocato Maria Cento di Cittadinanzattiva-Giustizia per i diritti.

Ufficio Stampa

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