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Liste di attesa e intramoenia: il Piano dell’Emilia Romagna buona pratica per una politica nazionale. Oggi a Bologna la tappa della campagna itinerante del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva “Sono malato anch’io-La mia salute è un bene di tutti”
E’ necessario avviare  una reale politica nazionale sulle liste di attesa, che sembra essere scomparsa dall’agenda delle priorità”.  Queste alcune delle dichiarazioni di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, in apertura della tappa bolognese (a Palazzo D’Accursio) della campagna itinerante “Sono malato anch’io – la mia salute è un bene di tutti.

“Apprezziamo il Piano avviato dalla Regione, 22 azioni precise di contrasto alle liste di attesa, obiettivi  specifici e tempistica chiare, quindi una priorità per la sanità regionale. E’ un atto politico e non frutto di sole scelte tecniche, come troppo spesso abbiamo visto in questi anni”, ha continuato Aceti. “In particolare, molto importanti sono le azioni per far migliorare la produttività in sanità. Così come è apprezzabile la scelta della presa in carico del cittadino affetto da patologia cronica, che risponde ad alcune delle principali esigenze segnalateci dalle persone, che troppo spesso si sentono abbandonate a loro stesse e alla loro patologia. Molto positivo lo stop automatico della libera professione quando non siano garantiti i tempi di attesa approvati dalla Regione per l’attività istituzionale del SSN.  Ancora, molto interessante l’apertura delle strutture durante tutto l’arco della giornata dal lunedi al venerdi, anche il sabato e la domenica. Bene anche il sistema sostanziale di monitoraggio sul rispetto del piano messo in atto dalla regione. Va parimenti però segnalato un neo: il non aver previsto la presenza delle organizzazioni civiche nell’Osservatorio regionale per i tempi di attesa, che aiuterebbe ad avere ancora di più il polso della situazione attraverso le segnalazioni di chi quotidianamente deve rivolgersi al servizio sanitario regionale”. “Suggeriamo al coordinamento degli assessori alla sanità della Conferenza Stato Regioni”, ha quindi concluso Aceti, “ di partire dal piano delle liste di attesa adottato dalla Regione ER come buona pratica per riprendere in mano questo tema di fondamentale importanza e dare finalmente risposte efficaci ad uno dei principali problemi denunciati dai cittadini, troppo spesso costretti a mettere mano al portafoglio, quando possono, per aggirare le attese troppo lunghe”.

La campagna “Sono malato anch’io” è realizzata con il sostegno non condizionato di Abbvie, che ha visto il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva in 22 città italiane a partire da Aprile di quest’anno. In ogni tappa alla mostra fotografica in 14 scatti, legata ai diritti dei cittadini sanciti dalla Carta Europea dei Diritti del Malato, e al gazebo in cui i volontari dell’organizzazione hanno fornito informazioni e tutela ai cittadini, è stato realizzato anche un incontro-dibattito con i principali attori delle politiche sanitarie regionali. www.sonomalatoanchio.org

Ufficio Stampa

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