“E’ necessaria una soluzione di urgenza nella definizione dell’arbitrato, e quella maggiormente praticabile, al momento, è l’estensione delle competenze dell’Arbitro Bancario Finanziario ai servizi finanziari, una soluzione vedrebbe garantite tutte le parti, consumatori compresi, i veri assenti della proposta del Governo”, questa la proposta Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.
“Se si opterà per la costituzione di un nuovo soggetto”, ha continuato Gaudioso, “devono essere inseriti i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, e la composizione deve ispirarsi a principi di indipendenza, imparzialità e disinteresse personale, principi che hanno ispirato il funzionamento dell’Abf stesso, o come suggerito dall’Europa, facendo riferimento all’esperienza spagnola. Non escludiamo la possibilità, sempre nell’interesse dei risparmiatori, di valutare la fattibilità di procedure eccezionali di conciliazione collettiva, o altre soluzioni in grado di poter risarcire migliaia di cittadini”, ha aggiunto Gaudioso.
Poco più di 1 mese fa, Cittadinanzattiva ha presentato i dati delle segnalazioni dei cittadini con le seguenti criticità nell’ambito dei servizi bancari e finanziari, (12% delle 9.279 segnalazioni complessive), aumentano rispetto al 2013 le criticità sul credito al consumo (39,3% vs 35,2%), sui mutui (33,9% vs 28,1%), sui conti correnti (17,8% vs 15,6%); diminuiscono invece quelle su investimenti e risparmi (9% vs 21,1%).
“Serve sì una riforma del credito”, ha concluso Gaudioso, “come annunciato dal presidente del Consiglio, ma che metta il centro gli interessi dei cittadini, che a distanza di dieci anni dalle vicende Parmalat e Cirio, continuano a pagare le storture del sistema e un sistema di vigilanza poco efficace e nessun investimento strategico in educazione finanziaria”.