Consumatori e servizi bancari e finanziari: stretti tra prestiti negati e banca dati dei cattivi pagatori. Presentato il XIV Rapporto PIT Servizi di Cittadinanzattiva, focus Servizi bancari e assicurativi
Difficoltà nell’ottenere un prestito, aumento delle segnalazioni alle banche dati dei cattivi pagatori
È quanto emerge dal XIV Rapporto PIT Servizi “Consumatori, servizi e utenze: l’era dello scont(r)o” presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva, sulla base di 9.583 segnalazioni riferite ai seguenti ambiti: energia e ambiente, telecomunicazioni e servizi postali, servizi bancari e servizi assicurativi, mobilità e trasporti, pubblica amministrazione e beni e contratti.
Fonte: Cittadinanzattiva, XIV Rapporto PIT Servizi
"A distanza di 14 anni dal primo rapporto PiT e dopo 6 anni di crisi economica, i cittadini italiani vivono una difficilissima situazione, stretti nella morsa di pagamenti rateizzati, di utenze arretrate e di pratiche commerciali aggressive”, afferma Tina Napoli, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva. “La profondità e la straordinaria durata della crisi economica ha prodotto effetti che incideranno nella definizione dei servizi stessi, mettendo a rischio la tenuta sociale ed ampliando i divari territoriali e sociali. I consumatori stanno già, seppur timidamente, indirizzando il mercato verso nuovi modelli di consumo e nuove modalità di erogazione di servizi. Ora la sfida sarà quella di co-progettare, con i diversi attori del sistema, per far sì che questa crisi non lasci solo macerie e difficoltà”.
Servizi bancari e finanziari
Le segnalazioni giunte in tema di Servizi bancari e finanziari nel 2013 rappresentano il 12,3% delle segnalazioni totali (9.583) raccolte dal PiT Servizi. Esse si suddividono tra: credito al consumo (35,2%), mutui (28,1%), investimenti e risparmi (21,1%) e conti correnti (15,6%).
La crisi economica ha inciso molto sulla disponibilità economica dei cittadini, spesso costretti a ricorrere al credito al consumo per pagare le tasse o le bollette delle utenze domestiche e a scontrarsi con rifiuti di concessione di credito e difficoltà a far fronte al pagamento delle rate con successiva segnalazione alla Banca dati cattivi pagatori. In aumento rispetto al 2012 le segnalazioni sui mutui (28,1%), soprattutto per problemi con le richieste di sospensione, di rinegoziazione e di ritardo nella liquidazione. In aumento anche le richieste di assistenza per investimenti e risparmi (21,1%) mentre diminuiscono le segnalazioni sui conti correnti, segnalata nel 15,6% dei casi e con la clonazione delle carte di pagamento come principale criticità.
I servizi assicurativi
Le segnalazioni giunte in tema di servizi assicurativi nel 2013 rappresentano il 3% delle segnalazioni totali (9.583) raccolte dal PiT Servizi, in merito a Polizze RcAuto e alle polizze Vita/Infortuni/ Salute.
Il settore è caratterizzato dalle difficoltà dei consumatori ad ottenere la liquidazione in caso di servizi, dai costi elevati e da una forte asimmetria informativa tra le parti; ciò è più evidente nel settore delle polizze auto obbligatorie rispetto alle quali i consumatori hanno poche possibilità di scelta poiché i contratti e le tariffe offerte dalle diverse compagnie di assicurazione sono molto simili e poco personalizzate. Le criticità sulle polizze auto riguardano principalmente: la liquidazione del sinistro (25,8%), l’aumento della polizza (19,4%) e il recesso (19,4%). Nell’ambito delle polizze Vita/Infortuni/Salute le lamentele più frequenti si riferiscono alla liquidazione (55%) e alla trasparenza delle condizioni contrattuali (30%).
Più costi, meno qualità: la fotografia del servizi che emerge dal XIV Rapporto PIT Servizi
Un elemento ricorrente nei diversi settori, e che accomuna le lamentele dei cittadini, riguarda la crisi economica che ha inciso profondamente sugli stili di vita delle famiglie italiane e anche sulla modalità con cui i cittadini-consumatori accedono ai servizi e usufruiscono degli stessi. La spending review in servizi quali il trasporto locale o le scuole e i tagli messi in atto dalle aziende nel settore delle telecomunicazioni e dell’energia pesano significativamente sui servizi finali offerti ai cittadini. Le famiglie, dunque, si trovano a dover fare i conti con servizi sempre più cari che peggiorano da un punto di vista della qualità. Al contempo la concorrenza è ancora ostacolata dalla presenza di pratiche commerciali aggressive e/o scorrette che si sostanziano, nei casi più estremi, nell’attivazione di contratti non richiesti. Infine, si evidenzia per alcuni settori (in particolare energia, banche e assicurazioni) la grande difficoltà di accesso ai servizi a causa dei costi degli stessi e della crisi economica che ha inciso sul bilancio delle
famiglie. Molti consumatori segnalano di rinunciare al riscaldamento e all’automobile poiché non riescono a sostenerne i relativi costi.
Dal punto di vista dei diritti dei consumatori utenti, il diritto più violato in tutti i servizi resta quello alla qualità (27,4%), seguito da quello alla trasparenza (17%) e all’informazione (14,2%). Aumenta la violazione del diritto al servizio (11%, +4,4%) e di quello alla sostenibilità economica (8,2%, +3,1%). In sostanza, sempre più spesso i cittadini denunciano di non aver potuto usufruire di servizi di pubblica utilità per la carenza o la totale assenza degli stessi soprattutto nell’ambito del trasporto locale su gomma e su rotaia e nell’ambito dei servizi postali; inoltre, i cittadini lamentano di non riuscire a sostenere i costi di energia (luce e gas), dei tributi locali, delle assicurazioni, delle banche e dei servizi finanziari.