Lo ha deciso ieri, 27 febbraio, il Tribunale Collegiale di Perugia che ha riconosciuto a Cittadinanzattiva, rappresentata dall’avvocato Silvia Barontini, il diritto a costituirsi quale parte lesa nel procedimento giudiziario aperto contro una presunta associazione legata alla ‘Ndrangheta’, operante da anni nel territorio regionale.
Stando ai primi risultati degli organi investigativi, la cosca mafiosa avrebbe tessuto una stretta rete su tutta la provincia di Perugia, eleggendo il capoluogo umbro quale quartier generale del clan.
Nel processo ribattezzato "Quarto Passo", primo procedimento in Umbria per associazione mafiosa, sono coinvolte attualmente 57 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, ricettazione, estorsione, traffico di droga, truffa e usura.
“Cittadinanzattiva è impegnata da anni nella promozione della cultura della legalità e nella lotta alle mafie. Per questo come Cittadinanzattiva Umbria – dichiara Danilo Bellavita, segretario regionale - esprimiamo soddisfazione e grande apprezzamento per il risultato raggiunto dagli organi investigativi e ribadiamo pieno sostegno agli organi dello stato che stanno operando su questo fronte, nonché il nostro impegno nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata in quanto queste azioni uccidono la speranza e la libertà nelle persone e progressivamente impoveriscono economicamente il nostro territorio”.