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Comunicati

salute terapie 2015 02 15

“La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del  cittadino” - Il grado umanizzazione delle strutture di ricovero: presentati oggi i risultati della ricerca AGENAS con la collaborazione della Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva

 Dall’accoglienza in Pronto Soccorso alla valutazione del dolore, dalle “terapie intensive aperte” alla presenza di mediatori culturali, dalla partoanalgesia garantita 24 ore al giorno al supporto psicologico per bambini e adolescenti: sono questi alcuni esempi degli elementi oggetto della Ricerca presentata oggi da Age.na.s e Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva e che ha coinvolto 287 stabilimenti di cura, 286 associazioni locali, 241 équipe e 594 cittadini su tutto il territorio nazionale.

 

La Ricerca ha riguardato in particolare quattro dimensioni dell’umanizzazione delle cure: 1) Processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona; 2) Accessibilità fisica, vivibilità e comfort dei luoghi di cura; 3) Accesso alle informazioni, semplificazione e trasparenza; 4)  Cura della relazione con il paziente/cittadino. A queste si aggiungono sei focus su ambiti dell’assistenza particolarmente significativi per l’umanizzazione delle cure: pronto soccorso, rianimazione, ostetricia, pediatria, multiculturalità e ospedale senza dolore.

”Abbiamo dimostrato non solo che l’umanizzazione delle strutture di ricovero si può “misurare” ma soprattutto che questo può avvenire coinvolgendo direttamente i cittadini e le comunità locali. Un risultato importante che crea i presupposti per rendere permanente la possibilità di una verifica periodica del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero nel nostro Paese. E un nostro apprezzamento va al Direttore della AGENAS per  aver voluto intraprendere un percorso innovativo, in cui i cittadini e le loro organizzazioni hanno lavorato fianco a fianco con le strutture ospedaliere per un percorso di miglioramento del SSN”. Questo è quanto afferma Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva, intervenuto oggi a Roma all’evento conclusivo di presentazione dei risultati.  Le strutture di ricovero valutate sulle quattro aree dell’umanizzazione hanno dimostrato tutte buoni risultati: processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona (6,45)[1]; accessibilità fisica, vivibilità e comfort dei luoghi di cura (6,93); accesso alle informazioni, semplificazione e trasparenza (6,13); cura della relazione con il paziente/ cittadino (6,36).

Per ciascuna delle quattro aree sono state selezionate le voci migliori e peggiori (le slide con i risultati saranno disponibili per il download dal link http://www.cittadinanzattiva.it/comunicati/salute/6836-umanizzazione.html a partire dalle ore 15).

Sintesi dei risultati delle quattro aree:

Molto buona l’accessibilità ai disabili motori, ma urgono Piani aziendali per l’eliminazione delle barriere sensoriali. Molto da fare sul fronte della semplificazione delle modalità di prenotazione delle prestazioni: scarse le modalità alternative pagamento del ticket (farmacie, ricevitorie, casse automatiche presso esercizi comm., uffici postali, ecc.). Informatizzazione/avanzamento tecnologico: ancora rari i sistemi di condivisione telematica dei dati clinici tra strutture e MMG e poco diffusa la possibilità di consultare online cartella clinica e referti di esami diagnostici strumentali. Acquisita ovunque la colazione dopo le 7, mentre permane diffusamente la distribuzione della cena prima delle 19.

L’area debole è risultata quella della “cura della relazione con il paziente e con il cittadino” da potenziare la formazione/aggiornamento del personale, sia sanitario che di front office sulla comunicazione e la relazione.L’impegno nel promuovere l’umanizzazione delle cure, si evidenzia, in particolare, nell’attenzione alla condizione del bambino in ospedale (7,53) e nella lotta alla sofferenza inutile (7,85). Mentre l’attenzione alle persone di diversa cultura e provenienza rappresenta un’area dell’umanizzazione sulla quale le strutture dovranno sviluppare azioni di miglioramento (5,81).

Alla luce di questi dati, è evidente che siano stati compiuti importanti passi per promuovere l’umanizzazione in ambiti quali la condizione del bambino in ospedale e l’attuazione al diritto a non soffrire inutilmente; c’è la necessità di promuovere, in via prioritaria, azioni di miglioramento  in ambiti quali la multiculturalità e i pronto soccorso; gli elevati punteggi massimi esistenti in tutti gli ambiti dimostrano che il percorso per l’umanizzazione non sia una chimera.

 Scarica la presentazione dei principali risultati generali (pdf)

Scarica la presentaizone dei dati relativi ai focus (pdf)

 

Ufficio Stampa

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