Martedì 16 giugno è stato presentato alla Ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone il documento programmatico per avviare la riforma della legge 150/00 che disciplina le attività d’informazione e comunicazione delle PA.
Il documento programmatico è stato elaborato da un gruppo di lavoro, promosso presso il Ministero PA e incardinato nel 4° Piano OGP Italia 2019-2021, Azione 6 “Cultura dell’Amministrazione Aperta”.
Al gruppo di lavoro per la riforma della legge 150/00 sulle attività d’informazione e comunicazione delle amministrazioni pubbliche hanno partecipato le associazioni civiche che da anni partecipano all’Open Government Partenership Forum, l’iniziativa internazionale che mira ad ottenere impegni concreti dei Governi di tutto il mondo per la trasparenza, il sostegno alla partecipazione civica, la lotta alla corruzione dentro e fuori le Pubbliche Amministrazioni.
Cittadinanzattiva partecipa all’Open Government Forum sin dalla sua costituzione nel 2016.
Le attività d’informazione e comunicazione delle PA contribuiscono a far raggiungere i nostri obiettivi di promozione dell’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza. Proprio per questo è importante la presenza delle associazioni civiche dell’OGP Forum anche in questo gruppo di riforma della legge 150/00.
Nel gruppo di lavoro le associazioni OGP Forum sono state rappresentate da Daniela Vellutino, docente di “Comunicazione pubblica e linguaggi istituzionali” all’Università di Salerno, che da anni cura il laboratorio didattico per la comunicazione pubblica “Diritto di accesso civico” e conduce attività di ricerca su come le PA devono usare la lingua italiana per comunicare leggi, atti amministrativi, bilanci di accountability e dati pubblici e come la lingua può essere una risorsa per la trasformazione digitale della PA.
“La riforma della legge 150/2000 deve tenere conto del nuovo ruolo dei cittadini: non più utenti-consumatori o contribuenti, ma cittadini attivi, reattivi e proattivi che partecipano ai processi decisionali. Solo un comunicatore pubblico ben formato può garantire ai cittadini il diritto di sapere” – così spiega la prof Daniela Vellutino – “finalmente ho potuto dare il mio contributo per riformare una legge che, se fosse stata davvero applicata, in questi venti anni dalla sua approvazione avremmo potuto avere una PA aperta e un Paese diverso proprio perché ci sarebbero stati comunicatori capaci di garantire il diritto di sapere e giornalisti nelle PA capaci di fare buona informazione. Ora dobbiamo fare in modo che questo documento diventi presto base per un testo di riforma da portare all’approvazione del Parlamento. Solo così potremmo avere comunicatori pubblici preparati per garantire il diritto di sapere e giornalisti pubblici capaci di fare informazione e fact checking delle notizie sull’operato delle PA che possono essere falsificate per catturare il consenso elettorale.
In questi mesi, proprio per far fronte all’emergenza COVID, con le altre associazioni civiche che partecipano all’Open Government Forum ci siamo attivamente impegnati affinché la trasparenza amministrativa, l’accountability e i dati pubblici inerenti agli interessi nazionali siano comunicati ai cittadini in modo standardizzato a livello nazionale.
Per questo è importante questo documento programmatico di riforma delle attività d’informazione e comunicazione delle PA arrivi presto in Parlamento”.
Il documento espone in 10 punti i nuovi compiti dei comunicatori e dei giornalisti nelle PA. Al comunicatore pubblico sono assegnati i rapporti con il cittadino, gli eventi, la pubblicità, l’editoria, le consultazioni pubbliche e la citizen satisfaction, la redazione delle carte dei servizi e dei bilanci per la rendicontazione sociale (accountability), la gestione di laboratori per la partecipazione civica, la comunicazione interna, la gestione del brand pubblico, le relazioni esterne e istituzionali, l’identità dell’Ente e la comunicazione internazionale.
Al giornalista pubblico sono invece assegnati l’analisi e il trattamento delle notizie di interesse dell’amministrazione, la redazione di testi e comunicati, i rapporti con i media, la cura di newsletter e pubblicazioni informative, il fact checking e ogni altra attività attinente al settore dell’informazione.