"C'è una grande sfida che come cittadini e territori non possiamo perdere e riguarda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. E non solo per la irripetibile occasione di far arrivare risorse in un Paese con enormi necessità di manutenzione, ammodernamento e innovazione, ma anche perché il PNRR porta in dote con sé un metodo, quello della co-progettazione, rispetto al quale tuttavia le pubbliche amministrazioni rischiano di essere drammaticamente in ritardo, ma che anche i cittadini organizzati potrebbero non cogliere nella sua portata radicalmente innovativa".
Lo ha detto il professore e storico Augusto Ciuffetti in un lucido intervento del 21 febbraio scorso sulla rivista Civiltà Appennino: se il Piano dovesse servire solo a rispolverare vecchi progetti accantonati in qualche cassetto in attesa di tempi migliori, si disperderebbe la reale potenzialità di queste risorse.
Ci sono però esperienze (e Cittadinanzattiva ne conosce, frequenta e sostiene diverse anche nelle aree interne e nelle zone del cratere sismico) che stanno determinando un felice incrocio tra progettazioni nate dal basso e l'arrivo di bandi come quello del PNRR "Attrattività dei borghi" del Ministero della cultura (scaduto il 15 marzo scorso). In questi casi i progettisti sono stati facilitati nell’includere nei documenti progettuali le esperienze reali di co-progettazione già esistenti alla base della comunità, come è accaduto ad esempio con il progetto Rockability nel Comune di Cascia che da due anni sta realizzando innovazione sociale nel campo del welfare culturale, del turismo sostenibile e del cohousing di comunità. Leggi l'intervento di Anna Rita Cosso, vice Presidente nazionale di Cittadinanzattiva per il nostro blog sull'Huffingtonpost