Un disegno di legge punta a mettere fine alla diatriba del "panino da casa" e alla scelta di alcune famiglie, in particolare nella città di Torino, di non ususfruire del servizio mensa scolastico ma di dare ai propri figli un pasto da casa. Al centro delle polemiche, l'articolo 5 del disegno di legge che riguarda tutta la ristorazione collettiva, dove viene sottolineato il fatto che "i servizi di ristorazione scolastica sono parte integrante delle attività formative ed educative erogate dalle istituzioni scolastiche" e di conseguenza sarà un servizio obbligatorio e a pagamento.
Le famiglie che difendono la possibilità di scelta, insorgono e minacciano di cambiare sezione ai propri figli, anche i genitori della Rete nazionale delle Commissioni mensa accusano il Governo di voler cancellare le battaglie fatte. Secondo le famiglie l'imposizione del servizio non garantirà uguaglianza ma incrementerà l'iniquità tra famiglie.
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