I rincari dei carburanti sono finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’AGCM. Il 18 marzo scorso, infatti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio della Guardia di Finanza, ha notificato alle principali compagnie petrolifere dettagliate richieste di informazioni a seguito dell’eccezionale incremento dei prezzi di benzina e gasolio avvenuto negli ultimi giorni e delle conseguenti denunce ricevute. L’Antitrust, come avvenne nella prima fase di pandemia monitora, nell’ambito delle proprie competenze, gli aumenti straordinari dei prezzi che talvolta avvengono in particolari momenti di crisi verificando che non dipendano da comportamenti restrittivi della concorrenza. In questo caso l’Autorità intende approfondire le ragioni degli aumenti ed eventualmente valutare la sussistenza di spazi per un possibile intervento circoscritto soltanto all’ipotesi di un’eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza
Dal 22 marzo sono inoltre attive le previsioni contenute nel decreto “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in GU. Nello specifico l’articolo 1 del decreto prevede contenimenti dei prezzi di gasolio e benzina.
Le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante vengono così rideterminate:
• benzina: 478,40 euro per 1000 litri
• olio da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per 1000 litri.
La rideterminazione si applica dal giorno di entrata in vigore del decreto e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data.
Il decreto prevede un’altra importante variazione che riguarda invece il valore ISEE di accesso ai Bonus sociali elettricità e gas che viene innalzato, per il periodo dal 1° aprile al 31 dicembre 2022, a 12.000 euro.
DECRETO-LEGGE 21 marzo 2022, n. 21
Aggiornamento ai consumatori finanziato dal MiSE. Legge 388/2000 - ANNO 2021