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Lo scorso anno, in occasione della legge di bilancio 2022, il Parlamento ha introdotto, all’unanimità, la norma che riconosce per le opere finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche, la detraibilità fiscale del 75% della spesa in 5 anni, con la possibilità della cessione del credito e conseguente sconto in fattura da parte del fornitore.
Grazie allo sconto in fattura questi interventi sono diventati più accessibili, in particolare alle persone meno abbienti, permettendo a molte famiglie di acquistare i prodotti necessari per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle proprie abitazioni, con evidenti benefici sia per l’individuo sia per la collettività. C’è però ancora molta strada da fare: la popolazione italiana invecchia e saranno sempre di più in futuro le persone che si troveranno di fronte alla dolorosa alternativa di abbandonare la propria casa a causa di una scala che con l’età è diventata insormontabile. Ecco perché numerose organizzazioni, fra cui Cittadinanzattiva, in una lettera al Parlamento chiedono di mantenere e rinnovare la validità della norma introdotta lo scorso anno, continuando in tal modo a favorire il mantenimento a domicilio, la sicurezza in casa e uno stile di vita in grado di preservare l’integrazione sociale delle persone afflitte da problemi di mobilità.

Scarica il testo della lettera e approfondisci su Redattore sociale.

 

 

Aurora Avenoso

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