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Grazie ad una collaborazione tra Cittadinanzattiva e Fondazione Openpolis, è stato avviato un monitoraggio sul tema dell’assistenza territoriale a partire dalla mappatura degli interventi previsti dal PNRR. Il lavoro si è basato sulla raccolta dei dati su quelli previsti dai Contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS) stipulati tra il Ministero della salute e le singole Regioni. Questi sono stati successivamente georeferenziati e arricchiti con ulteriori informazioni estratte da siti istituzionali e documenti pubblici.

La fotografia è contenuta in un report pubblicato da Openpolis e da Cittadinanzattiva “Il PNRR e la sanità territoriale”, navigabile nei suoi focus regionali al seguente link (piattaforma OpenPNRR) e scaricabile al seguente link. 
I dati disponibili sulle Case e gli Ospedali di Comunità ci permettono di verificare che, come previsto dal PNRR, la programmazione e la collocazione delle strutture ha rispettato gli standard previsti dalla riforma del DM 77/22: avremo una Casa della Comunità hub ogni 40.000-50.000 abitanti, mentre con un numero inferiore di abitanti è stata prevista una Casa spoke. Ma dai dati è altrettanto chiaro che ci saranno molti territori soprattutto appartenenti ad aree interne che, caratterizzati da un numero basso di abitanti, rimarranno senza questo servizio. Il modello previsto dalla riforma del DM 77/22 non riesce a tenere conto delle differenze territoriali. La prossimità in alcuni territori richiede di integrare le strutture con la loro digitalizzazione (COT e la telemedicina), di valorizzare quello che già è disponibile nei territori, adottando un approccio di comunità.

Michela Liberti

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