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Indagine dei NAS nelle mense scolastiche, Cittadinanzattiva: importante il lavoro delle commissioni mensa per controllare vivibilità dei refettori, qualità e tempi di consumo dei pasti.

“I risultati dell’indagine dei NAS, ancora in corso, sulle mense scolastiche restituiscono un quadro preoccupante, sul quale chiediamo un’attenta analisi e messa a punto di interventi migliorativi da parte dei Ministeri competenti, ma anche sanzioni adeguate per chi ha agito mettendo a repentaglio la sicurezza e la salute degli studenti e dei docenti che utilizzano la mensa ogni giorno”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva in merito all’ispezione dei Nas che ha evidenziato irregolarità in 1 mensa su 4.

“Il controllo della qualità dei prodotti innanzitutto ma anche delle attrezzature e delle strutture -prosegue Bizzarri - rappresenta la questione centrale anche a fronte del fatto che le tariffe continuano ad essere elevate in molti Comuni e per molte famiglie: secondo il nostro Report risalente allo scorso maggio, per la mensa scolastica di un figlio/a iscritto alla scuola dell’infanzia o alla primaria, infatti, la spesa è pari a circa 760 euro l’anno. Evitando facili  generalizzazioni, va riconosciuto che molti Comuni offrono prodotti e menù di eccellenza; cionondimeno il controllo costante deve essere garantito sia ad opera dei NAS ma crediamo anche, da parte delle Commissioni mensa il cui ruolo andrebbe, invece, favorito sia da parte dei Comuni che delle scuole, meglio regolamentato in termini di competenze e formazione, per contribuire a prevenire l’insorgere di molte delle criticità evidenziate, garantire standard qualitativi elevati, realizzare un controllo puntuale, capillare e costante sulla qualità del cibo, sulla vivibilità dei refettori, sui tempi di consumo del pasto.”

Ufficio Stampa

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