Il 26 novembre la Camera dei deputati ha approvato il Decreto legge n. 145 dell’11 ottobre 2024 (c.d. Decreto flussi) con il quale sono state introdotte nuove disposizioni in materia di ingresso in Italia dei lavoratori stranieri, protezione internazionale e misure contro lo sfruttamento dei migranti. Nelle intenzioni del Governo, l’obiettivo principale del nuovo testo legislativo sarebbe quello di migliorare la gestione dei flussi migratori e introdurre nuove regole per tutelare i lavoratori stranieri, specialmente quelli stagionali, riducendo al contempo i rischi legati al caporalato e garantendo una maggiore sicurezza nelle procedure di immigrazione.
Tuttavia il provvedimento desta non poche perplessità e preoccupazioni in relazione ad alcune specifiche previsioni, come i controlli previsti sui telefoni cellulari delle persone migranti che potrebbero violare la privacy e porsi in contrasto con la normativa europea, sia con riferimento alla nuova disciplina processuale in materia di immigrazione che prevede l’attribuzione alle Corti di Appello della competenza a convalidare i provvedimenti di trattenimento.
Inoltre, il Decreto confonde due condizioni che andrebbero trattate separatamente: quella di coloro che vogliono entrare legalmente per lavorare e coloro che fuggono dal proprio Paese perché perseguitati, vittime di ingiustizia e in pericolo di vita e che chiedono la protezione internazionale come prevede la nostra Costituzione. Per approfondire