Ogni giorno, in Italia, quattro famiglie ricevono una diagnosi che cambia la vita: il diabete di tipo 1 nei bambini. Una condizione cronica che, se non individuata in tempo, può esordire con una complicanza grave e potenzialmente fatale: la chetoacidosi diabetica. Oggi oltre 20.000 bambini convivono con questa malattia, ma troppo spesso la diagnosi arriva tardi, proprio quando il rischio è più alto. Ma c’è una buona notizia: oggi è possibile intercettare la malattia in fase precoce, grazie allo screening pediatrico per il diabete di tipo 1, uno strumento che può ridurre del 94% i casi di chetoacidosi alla diagnosi.
Introdotto in via sperimentale nel 2023, tramite una fase pilota avviata in 4 regioni, cioè Campania, Lombardia, Marche e Sardegna, conclusasi il 30 giugno, i risultati incoraggianti ci dicono che lo screening è uno strumento efficace.
Con questo progettorinnoviamo il nostro impegno per i diritti delle persone con diabete, e diamo il via a una campagna nazionale dedicata in particolare ai più piccoli. L’obiettivo è informare, sensibilizzare e spingere all’azione, affinché nessun bambino arrivi troppo tardi alla diagnosi.
Obiettivi del progetto:
- informare sui rischi del diabete di tipo 1 e sull’importanza di riconoscere i segnali precoci;
- sensibilizzare famiglie e scuole sui rischi del diabete di tipo 1;
- promuovere il riconoscimento precoce dei sintomi;
- favorire l’accesso agli screening pediatrici per prevenire la chetoacidosi.
Ogni bambino ha diritto a una diagnosi tempestiva e a cure adeguate. Investire nella prevenzione non è solo una scelta sanitaria: è una responsabilità collettiva che costruisce un futuro più giusto e sicuro per le nuove generazioni.
Un progetto indipendente di Cittadinanzattiva, realizzato con il supporto non condizionante di Medtronic.
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