La Camera dei Deputati ha dato il via libera, in terza lettura, al Disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere: la riforma della giustizia dovrà ora superare l’ultimo passaggio parlamentare, il quarto, in Senato.
Il testo della riforma prevede la separazione delle carriere per i magistrati, un nuovo Consiglio superiore della magistratura separato e un'Alta corte disciplinare per le toghe. La separazione delle carriere, in particolare, ma anche gli altri contenuti del testo, hanno suscitato forti critiche negli ultimi anni non solo dalle opposizioni, ma anche da molti giudici e magistrati.
Ma l’iter non è ancora concluso: si tratta infatti di una riforma costituzionale che prevede una duplice lettura tra Camera e Senato e un'ampia approvazione (due terzi) nella seconda votazione di entrambe le Aule. Se tuttavia non ci sarà una maggioranza dei due terzi servirà poi anche un referendum – che potrebbe arrivare già il prossimo anno – per confermare il passaggio della riforma. Il testo alla Camera non ha ottenuto l'ok dei due terzi dei componenti, quindi, con ogni probabilità, sarà sottoposto al voto popolare. Approfondisci





