Da anni, l’antimicrobico-resistenza (AMR) è considerata dall'OMS una delle più gravi minacce di salute pubblica, da affrontare con un approccio integrato One Health che coinvolge la salute umana, animale e ambientale per ridurla.
Il fenomeno continua a crescere confermando una diffusione a livello globale sempre più preoccupante: nel 2023 un’infezione batterica su sei non risponde più alle terapie disponibili. A rivelarlo è il nuovo rapporto del Global Antimicrobial Resistance and Use Surveillance System (GLASS), pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha analizzato dati provenienti da oltre 100 Paesi.
Le regioni del Sud-Est asiatico e del Mediterraneo orientale risultano le più colpite, dove il fenomeno è ancora più grave: una infezione su tre non risponde più agli antibiotici convenzionali. Comprensibile la preoccupazione del direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, di fronte al rischio che la resistenza agli antibiotici possa vanificare i progressi della medicina moderna e mettere in pericolo la salute delle famiglie a livello globale.
Dagli esperti un appello per un uso responsabile degli antibiotici e la ricerca di nuove soluzioni.
Cittadinanzattiva è da tempo impegnata nel contrasto all’antimicrobico-resistenza e, di recente, ha presentato a Roma il Manifesto “Antimicrobico-resistenza: insieme ai pazienti per conoscerla e contrastarla”, nel marzo 2025.
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