24 milioni di italiani vivono in case costruite in zone ad alto rischio sismico. Stiamo ancora contando i danni degli ultimi eventi. Ma chi risarcisce i danni? Qual è il ruolo dello Stato? E cosa può fare ognuno di noi privatamente?
A "Uno Mattina" Isabella Mori, responsabile tutela dell’associazione dei consumatori Cittadinanzattiva, illustra cosa sapere sulle polizze casa relativamente a disastri catastrofici come alluvioni e terremoti.
Come e quando lo Stato è obbligato a intervenire per risarcire i danni a chi, ad esempio, ha visto la sua casa distrutta dal terremoto e in generale da calamità naturali?
In Italia lo Stato è obbligato ad intervenire per risarcire i danni nel momento in cui viene dichiarato lo stato di calamità naturale. A questo punto si avvia un iter per risarcire i danni che coinvolge lo Stato, le regioni e i comuni. Questo iter ingloba sia la gestione dei pagamenti che la valutazione dei danni. Il capitolo finale è semplice: gli enti territoriali (Regioni e Comuni) distribuiscono a chi ne ha fatto richiesta i fondi stanziati dal Governo. L’ammontare dei fondi destinati alle calamità naturali viene indicato in Legge di Stabilità. Per il 2016 e il 2017 sono stati stanziati 47,8 milioni di euro. Possono poi essere stanziati dei fondi straordinari oltre quelli previsti nella legge di stabilità ed è quanto accaduto per i terremoti che si sono abbattuti sul Centro Italia ad agosto e a ottobre 2016. Purtroppo le procedure per ottenere i risarcimenti sono lunghe e complesse e spesso i cittadini si trovano a subire grandi disagi per anni.
Come funziona nel resto d’Europa?
Alcuni pensano che lo Stato sia tenuto a risarcire, sempre e comunque, ma non è così e chi ha vissuto in primo piano le esperienze disastrose di un terremoto, purtroppo, lo sa bene. Spesso le persone "se la devono cavare da sole". In Italia non esiste, infatti, quella sinergia tra pubblico e privato che aiuta i cittadini a mettersi al riparo dai danni provocati dalle calamità naturali e anche su questo aspetto il nostro paese resta indietro rispetto a quanto avviene altrove.
Proprio per questi motivi in molti ricorrono alle assicurazioni private. Nel 2015, secondo alcune stime dell’Ania, circa 450 mila italiani hanno sottoscritto una polizza contro il terremoto per la propria abitazione.
Cosa è possibile assicurare?
La stessa Ania afferma che la diffusione delle assicurazioni per le calamità in Italia è in generale bassa, questa tendenza vale anche per le polizze in caso di terremoto. Sottolineo che le compagnie ad oggi possono scegliere i cittadini e le imprese da assicurare, privilegiando ad esempio le aree a basso rischio. Non essendo, dunque obbligatoria l’assicurazione per calamità alcuni cittadini che volessero sottoscrivere una polizza ma risiedono in zone ad alto rischio sismico potrebbero trovarsi di fronte ad un rifiuto da parte delle compagnie. L'assicurazione contro il terremoto e le calamità naturali permette di scegliere differenti tipologie di assicurazione, in base a ciò che esattamente si desidera assicurare, alla zona in cui è collocato l'immobile - se a basso o alto rischio sisma - e allo stesso valore dell'abitazione, si può dunque decidere di:
- Assicurare il solo l'immobile;
- Assicurare l’immobile ed il contenuto;
- Assicurare immobile, contenuto e occupanti.
Si è discusso molto negli ultimi anni sull’ipotesi di rendere obbligatoria l’assicurazione anti-terremoto. Poi c’è stato il timore che venisse vissuta come l’ennesima tassa.
Quanto può costare assicurare la propria abitazione contro il terremoto?
L'assicurazione contro il terremoto e le calamità naturali è classificata come polizza a valore, in quanto prevede delle politiche di rimborso dei danni in base al territorio in cui è locata l'abitazione e delle variabili consistenti anche in base alla compagnia alla quale si richiede l'assicurazione. I fattori che fanno variare molto il costo della polizza dipendono dal luogo in cui si trova l’immobile e dal valore di quest’ultimo. il premio di questa forma di assicurazione è calcolato con delle tariffe al mq - la grandezza dell'immobile – che si aggirano intorno al 2,50 euro al metro quadro per i territori italiani a minor rischio sismico, e fino alle 3,50 - 4 euro per le zone ad alto rischio sismico. A questa somma deve essere aggiunto il costo del premio minimo di partenza.
In generale possiamo dire che assicurare la casa contro il terremoto costa molto.
Anche nel nostro paese l'introduzione di assicurazioni obbligatorie anti-terremoto è stata più volte oggetto di discussione. Anzi: quando nel 2012 fu riformata la protezione civile, in sede di bozza l'obbligo fu introdotto. E poi depennato durante l'esame parlamentare.
L'idea allora partorita era quella di ridurre l'intervento statale diretto e introdurre dei regimi fiscali agevolati sui premi.
Ma quali sono le case che posso assicurare? Da cosa dipende?
In teoria si possono assicurare tutte le case ma come ho già sottolineato in precedenza in alcune zone ad altro rischio le assicurazioni possono rifiutarsi di sottoscrivere una polizza, sarebbe diverso se l’assicurazione fosse obbligatoria.
In altri casi i prezzi troppo elevati rendono di fatto impossibile assicurare la propria abitazione.
Va detto che non tutte le case sono assicurabili, dipende dalla zone di pericolosità sismica. Oppure lo sono, ma a costi proibitivi. il proprietario di un appartamento di 80 metri quadri a Roma, terzo piano in zona semi- centrale, se crollasse il palazzo incasserebbe sì e no il 20% del suo valore. le prime case dell’aquila venute giù sono state ripagate al 100%. le seconde al 60-80%.
Cosa viene risarcito dall’assicurazione?
In linea generale, le compagnie assicuratrici che offrono questa tipologia di polizza prevedono un rimborso per la ricostruzione, la sistemazione a nuovo o l'acquisto di un nuovo immobile, in base all'entità dei danni subiti. Proprio a tal proposito, prima di sottoscrivere il contratto, è importante verificare il massimale entro il quale la compagnia assicuratrice rimborsa i danni per evitare di rimanere scoperti nei casi più estremi di perdita totale dell'immobile. L'assicurazione contro il terremoto e le calamità naturali risarcisce tutte le tipologie di danni causati dalla verifica di terremoti e calamità naturali, in base alle garanzie e alle clausole contrattuali stabilite in fase di sottoscrizione della polizza, ma anche gli eventuali danni subiti da furti, rapine, verificati in quella circostanza, comprendendo l'assistenza legale e la responsabilità civile.
La spesa sostenuta per l’assicurazione è detraibile? E in che misura?
Purtroppo la spesa sostenuta per l’assicurazione della casa è detraibile solo nel caso in cui sia abbinata ad un mutuo.
A cosa dobbiamo fare attenzione quando stipuliamo una polizza? Quali elementi dobbiamo prendere in considerazione?
Scegliere a quale compagnia assicurativa affidarsi non è semplice, per questo vanno valutate per bene tutte le opzioni offerte in base a quelle che sono le esigenze per cui si vuole stipulare la polizza. Inoltre, è sempre meglio confrontare i prezzi delle diverse polizze offerte dalle varie compagnie di assicurazioni prima di procedere con la scelta. Per fortuna il confronto risulta piuttosto facile perché oggi ogni compagnia ha un proprio sito web su cui poter controllare i preventivi attraverso la compilazione di un form apposito, in cui inserire i propri dati e quelli dell’immobile. L’unica cosa da fare prima di scegliere è recarsi direttamente presso le agenzie o consultare il sito online, appuntarsi a parte tutti i costi e i servizi che offrono le varie compagnie di assicurazione e scegliere quindi quella che offre il miglior rapporto qualità/prezzo in base alle proprie esigenze. Inoltre, quando si decide di stipulare un’assicurazione, di qualsiasi polizza si tratti, è sempre meglio arrivare preparati e conoscere il significato di alcuni termini specifici che vengono usati all’interno della stipula e che fanno parte proprio del gergo delle polizze assicurative come ad esempio, indennizzo, massimale, premio, franchigia, ecc..
In Italia, dato Istat, ci sono circa 32 milioni di abitazioni. Secondo l’Ania circa il 42% ha un’assicurazione contro l’incendio e solo 1,5% contro il terremoto.
Perché questa differenza così grande? E’ anche una questione culturale?
La differenza è data dai costi molto elevati per assicurare la propria casa in caso di calamità ed anche dalle politiche delle assicurazioni che nelle zone ad altro rischio preferiscono non offrire polizze di questo tipo.
Infine, anche il fattore culturale finora ha inciso molto, adesso però i cittadini purtroppo anche a causa di tutti le ultime calamità, si stanno rendendo conto quanto sia importante assicurare la propria casa.