Questa è la storia di una Costituzione democratica tra le più belle del mondo, aperta, inclusiva, progressiva, che fin dall’inizio parti delle classi dirigenti del Paese e forze politiche di maggioranza hanno osteggiato e disatteso, nel quadro di ferree determinazioni di ordine internazionale. Da quarant’anni, poi, governi contrapposti e occasionali hanno tentato di riformarla ciascuno a propria misura e vantaggio. Questa Costituzione però ha messo radici nel cuore degli italiani, in forze culturali e in movimenti di cittadini, che ne hanno sviluppato il disegno dando concretezza a quel che si deve intendere per sovranità popolare e interessi generali. Così dopo “la Repubblica dei partiti” si lotta per affermare una “Repubblica dei cittadini”. Con l’espandersi di pratiche di cittadinanza attiva si sta formando una cultura del costituzionalismo dal punto di vista del cittadino comune che non poche proposte innovative ha già messo in campo.
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