Il logorio sull’approvazione del bilancio di Ama (la municipalizzata oggi controllata interamente dal Comune), la contraddittoria condotta sulla diffusione della raccolta porta a porta, un servizio spesso “altalenante” potrebbero essere effetti e non cause di un’intenzione “percolata” nell’Amministrazione capitolina.
Dunque lasciare ad Ama solo la raccolta dei rifiuti, passando ad una holding di imprese guidate da Acea per l'intera filiera dello smaltimento negli impianti. L'ipotesi di un cambio di gestione in uno dei settori più critici tra i servizi pubblici romani circola da tempo tra gli addetti ai lavori.
Tra i segnali sembrerebbe essere l'acquisizione da parte di Acea di un'azienda marchigiana la Simam, la cui missione è realizzare impianti per lo smaltimento finale dei rifiuti.