Scomparso per un improvviso malore, Giovanni ci ha lasciato presto, troppo presto. Dal Festival della Partecipazione ai progetti condivisi, tante le occasioni per confrontarci, tracciare percorsi, immaginare il futuro dei luoghi meravigliosi quanto vulnerabili dei quali è ricco l’Abruzzo. Certo non sarà la stessa cosa continuare senza di lui, ma siamo determinati a proseguire anche in suo nome le sfide lanciate. Scegliamo per ricordarlo l’ultima delle battaglie sostenuta da Giovanni: la difesa del Parco Sirente Velino, della sua estensione. (Leggi la petizione) Giovanni scriveva: “Un parco così ridisegnato non serve a niente e a nessuno, è una presa in giro.
I comuni della Valle Subequana in cento anni hanno perso intorno all’85% della popolazione ed i residenti hanno età medie alte che non garantiscono la resilienza nei prossimi anni. Qual è il progetto per invertire la tendenza? L’unico progetto possibile è quello che passa attraverso la sostenibilità, la riabitazione dei borghi, la ricostruzione di società “complesse” e non solo attraverso il turismo. Altrimenti il rischio è l’oblio.”