Sono le monoculture intensive di nocciole le protagoniste del reportage sulle pagine di Terra Nuova e del numero crescente di cittadini che desiderano un modello produttivo agricolo più rispettoso dell’ambiente.
L’analisi parte dalla Provincia di Viterbo che ospita il 30% dei noccioleti del Belpaese, dove però si sperimenta anche un’alternativa basata sull’agricoltura biologica e sul coinvolgimento di tutti gli attori locali all’interno di circuiti economici virtuosi: è l’obiettivo del “Biodistretto della Via Amerina e delle Forre” che, da quasi dieci anni, cerca di far valere le ragioni di un’agricoltura responsabile.