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Facebook è uno strumento utilizzato quotidianamente da privati ed aziende. Quest’ultime, per fini commerciali, possono trarre grandi vantaggi dai dati che il social network riesce a generare. Si tratta di informazioni sui gusti, le preferenze, le abitudini dei consumatori che forniscono una preziosa opportunità di conoscere gli orientamenti e le scelte del pubblico.

Eppure, ai fruitori di Facebook non era mai stato comunicato ne spiegato chiaramente quale uso venisse fatto dei dati degli utenti, per le finalità sopra descritte.

A seguito di formale richiesta rivolta dalla Commissione Europea alla società americana, questa si impegnerà concretamente a comunicare, in un linguaggio semplice e comprensibile, le condizioni d’uso del proprio servizio.

Facebook è un servizio gratuito. La gratuità viene però “monetizzata” registrando le tracce che noi ignari utenti lasciamo usando il social network, dando per scontato il nostro consenso alla “vendita” dei nostri dati. La Commissione Europea ha per questo richiesto ed ottenuto che il consumatore che naviga su una pagina Facebook sappia chiaramente, e quindi sia informato, sull’uso che ne viene fatto (con dati si vuole dare una definizione ampia, incluse i profili web visitati).
Facebook cambierà quindi le condizioni d'uso, impegnandosi a spiegare esplicitamente che il modello aziendale della società si basa sulla vendita di servizi pubblicitari mirati agli operatori commerciali utilizzando i dati ricavati dai profili degli utenti.
Facebook si impegna anche ha modificare:
- la propria politica di limitazione della responsabilità, per cui ora riconosce la propria responsabilità in caso di negligenza, ad esempio in caso di utilizzo improprio dei dati da parte di terzi;
- il proprio potere di modificare unilateralmente le condizioni d'uso limitandolo ai casi in cui le modifiche sono ragionevoli, tenuto conto anche degli interessi del consumatore;
- le norme relative alla conservazione temporanea dei contenuti cancellati dai consumatori. Tali contenuti possono essere conservati solo in casi specifici, ad esempio per soddisfare un'istanza da parte di un'autorità, e per un massimo di 90 giorni in caso di motivi tecnici;
- il linguaggio che specifica il diritto di ricorso degli utenti in caso di rimozione dei loro contenuti.

Per saperne di più

Edoardo Rinaldi

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