Il Codice di buone pratiche dell'Unione Europea è uno strumento per contrastare la questione della disinformazione. I firmatari sono importanti aziende come Google, Facebook e Twitter. Con disinformazione si intende il complesso di informazioni fuorvianti e palesemente false che minacciano i cittadini europei, influenzandone le scelte e le idee.
La Commissione Europea ha recentemente ricevuto un report che indica lo stato delle azioni intraprese dai firmatari per osteggiare il fenomeno della disinformazione nella sua complessità. In particolare si nota una particolare attenzione al contrasto della pubblicità ingannevole per limitare le pratiche di clickbait (con clickbait si intende “l’acchiappa-click” verso un contenuto web la cui principale funzione è di attirare il maggior numero possibile di utenti per generare rendite pubblicitarie online che finanziano disinformazione).
La cooperazione dei firmatari dovrebbe però permettere agli utenti ad individuare in anticipo le minacce, ed evitare di cadere nelle trappole disseminate nel web. Ciò al fine di migliorare la reperibilità dei contenuti affidabili che rischiano di non essere abbastanza visibili.
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