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Oltre un miliardo di euro: a tanto ammonta la sanzione con cui l’AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha deciso di punire l'abuso di posizione dominante di Amazon, in violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
Negli ultimi anni l’e-commerce è cresciuto in maniera significativa divenendo, a tutti gli effetti, la modalità di vendità preferita dai consumatori, sinonimo di maggiore concorrenza, prezzi più bassi, ampia offerta di prodotti, velocità e semplicità della ricerca e, spesso, affidabilità e sicurezza della transazione.

I venditori terzi indipendenti hanno non solo la possibilità di vendere i propri prodotti su Amazon in concorrenza con quelli venduti dalla società stessa, ma è offerto loro anche un’ampia serie di servizi complementari, tra cui il servizio di logistica integrata degli ordini (chiamato Fulfillment by Amazon - FBA).
Infatti per lo stoccaggio e la distribuzione dei prodotti venduti direttamente da Amazon e quelli dei venditori terzi che si avvalgono di FBA, Amazon ha sviluppato una propria rete logistica. Un venditore terzo attivo su Amazon.it può gestire le attività di logistica dei propri prodotti in vendita sulla piattaforma in due modi quindi: mantenendo la gestione in proprio o utilizzando la rete logistica di Amazon.
La società americana ha però legato all’utilizzo del servizio logistica di Amazon l’accesso a un insieme di vantaggi essenziali per ottenere visibilità e migliori prospettive di vendite, tra cui spicca l’etichetta Prime che consente di vendere con più facilità ai consumatori più fedeli.

Così facendo, Amazon concede sul proprio sito web vantaggi esclusivi ai soli retailer terzi che aderiscono al servizio di logistica integrata offerto da Amazon stessa, denominato appunto FBA. Ciò impedisce loro di proporsi ai venditori online come fornitori di servizi di qualità paragonabile a quella della logistica di Amazon. Per effetto dell’abuso, inoltre, sono stati danneggiati anche i marketplace concorrenti: a causa del costo di duplicazione dei magazzini, i venditori che adottano la logistica di Amazon sono scoraggiati dall’offrire i propri prodotti su altre piattaforme online, perlomeno con la stessa ampiezza di gamma.

La somma della sanzione inflitta è così alta anche perché nei casi di infrazioni gravi come quella descritta, tenuto conto della loro gravità e durata, l’Autorità dispone l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino al dieci per cento del fatturato realizzato dall'azienda.

Avverso il provvedimento potrà essere presentato ricorso al TAR del Lazio.

Per saperne di più

Edoardo Rinaldi

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